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Massiccia e commossa partecipazione alla I edizione della “Passeggiata per Desdemona” da parte di giovani e giovanissimi studenti degli Istituti scolastici “Lombardi” e “Vanvitelli” di Airola, guidati rispettivamente dalle dirigenti Maria Pirozzi e Giovanna Falzarano.

Il corteo, organizzato per sensibilizzare le coscienze e promuovere con gli studenti e le studentesse il raggiungimento del goal n. 5 dell’Agenda 2030- Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze -, ha fatto registrare un forte coinvolgimento di tutti i partecipanti che si sono spesi prima, durante e dopo per formarsi, organizzare l’evento, far sentire la propria voce e documentare il proprio operato affinché la loro iniziativa non resti quella di un solo giorno, ma possa diventare veicolo quotidiano di messaggi di non violenza, di pari dignità, di non discriminazione.

Grazie ad interventi di forte inclusione, ogni studente si è sentito parte attiva di una comunità attenta ai bisogni dell’altro ed ha apportato il suo prezioso contributo per promuovere rispetto e costruire azioni concrete di crescita individuale e collettiva.

È stata loro l’idea di raccontare, attraverso la realizzazione di un video, i momenti salienti della Passeggiata per Desdemona organizzata per le strade di Airola in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere. A fare da colonna sonora alle immagini, l’interpretazione di “Donna” di Mia Martini, da parte di alcune studentesse del Liceo musicale.

A fine corteo, le conclusioni delle dirigenti scolastiche.

“Quello di stamattina – afferma Maria Pirozzi – non è stato un corteo per difendere le donne contro gli uomini… non è un corteo “contro” il sesto maschile. Insieme abbiamo celebrato dei valori e vogliamo che nel cuore di tutti voi ragazzi, di tutti noi adulti, educatori, forze dell’ordine, rappresentanti delle istituzioni, restino per sempre questi valori e che sulle nostre gambe camminino per tutta l’umanità. Volersi bene, lo avete detto, significa non umiliare, significa non calpestare, significa non uccidere! Impariamo a volerci bene sin dai banchi di scuola.”

“La relazione si impara insieme – conclude Giovanna Falzarano– …e se non è sana ma tossica, se la persona che vi sta accanto non vi gratifica nella vostra identità, se voi pensate di non essere abbastanza o abbastanza amati, abbiate la forza di dire a voi stessi no e all’altro arrivederci che, badate, non è un addio perché gli amori veri ritornano. Se l’amore è vero non violenta, non offende. L’amore non è geloso, non è invidioso. L’amore vero fa crescere.”