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Una voce fuori dal coro. Erminia Mazzoni si stacca dal corteo di protesta che in questi giorni sta accompagnando la sospensione del Piano Periferie.

Il primo vicesindaco della giunta Mastella, con un post su facebook alza la mano e dice la sua sulla polemica del momento. “Spiace – l’incipit del suo intervento –  per i 96 comuni a cui viene imposto uno stop ma credo sia corretto segnalare che i primi 24 progetti che a suo tempo hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100, come previsto nel bando, non subiranno alcun taglio”.

I comuni interessati dall’emendamento – prosegue l’ex parlamentare- sono quelli inizialmente non ammessi perchè i progetti presentati erano carenti dei requisiti di cui al bando e poi recuperati con uno stanziamento straordinario che ha finanziato tutte le domande, vanificando lo spirito del bando stesso”.

Con questa sospensione – aggiunge – si interviene per analizzare i progetti di tali comuni e valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie”.

Non posso dire sia sbagliato” – spiega allora la Mazzoni.  “Pensateci bene: se vengono finanziati tutti i comuni che hanno partecipato a un bando, senza selezione, in realtà è come se si annullasse il bando e si procedesse a una distribuzione di risorse pubbliche senza finalizzazione”.

Anche Benevento, non ammesso in prima battuta per mancanza dei requisiti, potrà sperare in uno sblocco solo se il progetto presentato mira realmente al recupero delle periferie. In ogni caso le spese progettuali verranno rimborsate”.

E poi – la chiusura- non può dirsi una misura contro il Sud perché tra i 96 comuni ci sono realtà del Nord, del Centro e anche del Sud”.