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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo da Giovanni Picone.

Il Presidente Ricci sostiene che il sopralluogo sulla pista ciclopedonale “Paesaggi sanniti” da lui disposto ha dato esito negativo rispetto i rilievi che ho sollevato e che “i lavori in corso per l’allaccio di servizi elettrici, richiesti dal Comune capoluogo, interessano solo in piccola parte la pista e non causano particolari problemi di sicurezza”. Ma di quali servizi elettrici richiesti dal Comune di Benevento, fa riferimento Ricci? Anche perché di elettrico, sotto la pista ci sono due potenti cavidotti, realizzati circa due anni fa dalla società Terna S.p.A (e non dal Comune di Benevento), si tratta della linea ad alta tensione Benevento Nord-Benevento II/Avellino e rientra in un opera strategica nazionale che consente di ottimizzare il collegamento tra la dorsale tirrenica e quella adriatica della linea elettrica nazionale.

Tra l’altro l’uso della pista ciclopedonale per ospitare i cavidotti, è stato a lungo osteggiato da ambientalisti e alcuni comitati di quartiere che solo grazie al loro intervento è stato possibile ridurre il forte inquinamento elettromagnetico generato dal trasporto delle elevatissime quote di corrente elettrica.
Probabilmente Ricci si riferisce ai lavori per il completamento della rete fognaria, voluti dal Comune di Benevento e autorizzati dalla Provincia in qualità di ente proprietario della pista, in tal caso, come già ho documentato attraverso delle foto, lasciare senza recinzione uno scavo che in alcuni punti sfiora i 3 metri di profondità è da imprudenti, anche perché il cantiere continua ad essere semplicemente delimitato da una sottile fettuccia segnaletica che evidentemente non è idonea in alcun modo a proteggere i frequentatori della pista da possibili cadute nel profondo scavo; inoltre e assente una qualsivoglia segnaletica notturna che non mette in sicurezza i fruitori notturni, che pure sono presenti.
Pur volendo condividere le ovvie e doverose preoccupazioni del Presidente Ricci in merito all’incolumità dei numerosi ciclisti e pedoni che spesse volte vengono messi a rischio da parte di
sconsiderati che utilizzano la pista ciclopedonale come viabilità automobilistica, non capisco perché questa premura si debba manifestare solo in occasione del ferragosto, quando invece tale standard di sicurezza andrebbe garantito tutti i giorni dell’anno. Tuttavia ulteriore problema totalmente ignorato dal Presidente Ricci, riguarda la tutela faunistica dell’Oasi Zone Umide Beneventane, ma anche la serenità dei frequentatori della suddetta pista, è quello dei persistenti fenomeni di bracconaggio che oramai si verificano durante tutto l’anno, a tal proposito più volte ho provveduto a segnalare (senza avere particolari riscontri) al locale Comando Forestale dell’Arma dei Carabinieri, e per il quale il problema coinvolge anche l’ente Provincia che ha istituito l’oasi ai sensi della legge nazionale per la protezione della fauna. Concludo che valorizzare un’oasi significa anche attivarsi per sradicare questi fenomeni che impattano sulla vita della fauna selvatica.
Con la speranza che il Presidente Ricci, nel prosieguo e in questi ultimi mesi di presidenza faccia meno confusione e attivi di routine i necessari controlli.