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Si scrive Stefano Parisi. Si legge Stefano Caldoro. Ieri pomeriggio, alle 18, all’hotel Ramada di Napoli, il candidato sindaco del centrodestra a Milano alle ultime Comunali ha presentato la squadra campana del movimento centrista Energia per l’Italia. Parisi aveva annunciato giovani e volti “nuovi” Missione fallita, in platea c’erano tanti “ex” ma soprattutto i “trombati” della politica campana. Il minimo comune denominatore dei “parisiani” campani sembra essere il legame, stretto, con l’ex governatore Stefano Caldoro. D’altronde, Parisi e Caldoro hanno un’amicizia di vecchia data, che risale ai tempi della comune militanza nel Psi. A Napoli, il movimento Energia per l’Italia è affidato alla coppia composta da Gennaro Salvatore ed Emilio Montemarano, due caldoriani di ferro: il primo è attualmente il capo della segreteria politica di Caldoro; il secondo è figlio dell’ex direttore Arsan (nominato da Caldoro). Ma la pattuglia napoletana può contare anche sugli ex consiglieri regionali Giuseppe Maisto e Angelo Marino. Ad Avellino, c’è un altro fedelissimo dell’ex governatore: Ettore Zecchino, figlio dell’ex ministro all’Università Ortensio Zecchino. A Salerno, Parisi ha puntato su Guglielmo Vaccaro, deputato ex Pd in cerca della ricandidatura. A Caserta e Benevento a reggere le file del movimento ci saranno uomini legati a Massimo Grimaldi, consigliere regionale legato a Caldoro. Dove sono i volti nuovi? La società civile? Per ora non c’è traccia. Intanto, il movimento decollerà ufficialmente a metà luglio con i coordinamenti provinciali in attesa della scelta del coordinatore regionale. Poltrona su cui è già guerra a tre tra Montemarano jr, Salvatore e Vaccaro.