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Parole forti, schiette. Il vicepresidente del Ponte ’98 Antonio Frangiosa non ci sta e questa volta, dopo un lungo silenzio, parla della vicenda Ocone-amministrazione comunale che ha tenuto banco e continua a far parlare ormai da mesi: 

“Dopo mesi di sfiancante tira e molla dialettico, di persona ed a distanza, sulla stampa e sui social network, sento il bisogno di tirare una linea per fare sinteticamente e definitivamente chiarezza, iniziando a definire le questioni per quelle che sono realmente.

A giugno il gruppo dirigente del Club Ponte 98 incontra il Sindaco per discutere e programmare la nuova stagione. Insieme al vicesindaco troviamo un accordo, sancito dalle reciproche strette di mano, per il quale a fronte del pagamento di 1.000€ il Comune riteneva risolte le pendenze economiche, dandoci la possibilità di continuare con la gestione e l’utilizzo del Campo Sportivo.

Qualche tempo dopo, nonostante il rispetto dei patti da parte nostra, rimangiandosi la parola data ci viene detto che non potevamo usufruire del G. Ocone perché morosi. Chiediamo allora di definire una transazione che tenesse conto delle spese da noi sostenute per la struttura portandole a scomputo dalle pendenze. Ci viene chiesto di documentarle, e noi lo facciamo. Ma anche in questo caso troviamo sbarramenti, perché la documentazione non viene ritenuta valida ed idonea allo scorporo dal nostro debito. Ci viene persino contestato il pagamento dell’omologazione del campo.

Il sindaco garantisce che avrebbe provveduto all’assegnazione della nuova gestione dello stadio attraverso una gara entro settembre. Ma anche in questo caso, gli impegni del sindaco, solennemente ribaditi davanti a noi, vengono meno.
Ci garantiscono però di poter utilizzare lo stadio per il campionato e le attività della società. Prepariamo e pubblicizziamo l’open day della nostra scuola calcio, ma il giorno prima ci viene detto che non possiamo utilizzare il G. Ocone per i nostri piccoli calciatori.

Improvvisamente, con un’ordinanza sindacale fuori dalle regole, illegittima e tale ritenuta perfino dal Segretario Comunale, viene individuato un gestore temporaneo dello stadio. Il nuovo gestore ci comunica una tariffa esosa e ci vediamo negata la possibilità di poter utilizzare il campo per la scuola calcio.

Iniziamo il nostro peregrinare per campi forestieri, e ci ritroviamo a chiedere ospitalità prima all’oratorio parrocchiale e poi alla palestra della scuola media per la nostra scuola calcio.
Intanto viene pubblicizzata una nuova scuola calcio, ed effettivamente prende corpo ed inizia l’attività sul G. Ocone, mentre la nostra rimane al confino.

Finalmente ci viene fatta una proposta economica congrua dal gestore, che improvvisamente si accontenta della metà ed oltre di quanto ci chiedeva all’inizio. Accettiamo.
Personalmente incontro più volte il sindaco, manifestandogli la volontà di saldare le pendenze vantate dal Comune per chiudere la questione. Ma nonostante il grande zelo manifestato in questi mesi sulla questione morosità, nulla si muove.

Allora diciamocela tutta, e senza giri di parole: il Sindaco aveva un solo obiettivo, e cioè sbattere il Club Ponte 98 fuori dal G. Ocone.
Il Sindaco ci sta rimbalzando e tenendo a bagnomaria davanti alla nostra richiesta di saldo dei debiti, perché vuole farci rimanere nella condizione di “morosi”, in modo di impedirci di partecipare in futuro alla gara per l’affidamento della gestione dello stadio.
Ha sponsorizzato l’ascesa di una nuova scuola calcio, gestita da persone a lui vicine, per far crescere la quale ha vietato alla nostra la possibilità di usufruirne allo stesso modo. Per fare tutto questo ha violato norme e regolamenti, senza timori. Davanti ai rilievi fatti dal suo stesso segretario comunale insiste nel ritenersi nel giusto, ed a chi gli mette in faccia la realtà della sua malagestione paventa la chiusura dello stadio come risultanza delle polemiche.

Giù la maschera Sindaco: il campo sportivo rischia la chiusura a tutte le attività, ma per colpa sua, non nostra e dei pontesi che la contestano.
La Figc le ha già comunicato, ed infine intimato, di procedere all’omologazione del campo, la presentazione della documentazione ed il pagamento del costo dell’accertamento tecnico. E siccome siete in grande ritardo, vi è stato dato un termine ultimo, passato il quale il G. Ocone verrà interdetto a tutte le competizioni e campionati federali.

Questa è la verità. Tutto il resto è solo una cortina di fumo alzata per nascondere i veri obiettivi.
Ci sentiamo offesi ed umiliati. Teniamo alto il nome di Ponte nel calcio da 20 anni, e ci siamo guadagnati il rispetto di tutti. E pure in queste condizioni stiamo facendo, come al solito, veri e propri miracoli sportivi.
Il calcio pontese si è mantenuto in vita grazie a noi. Se a Ponte non ci saranno più partite di calcio ed uno stadio aperto, la colpa sarà del Sindaco, non certo nostra”.