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San Bartolomeo in Galdo (Bn) – Dopo San Marco dei Cavoti, un altro comune del Fortore approva un piano di riquilibrio finanziario, o predissesto, per sistemare le indebitate casse comunali.

Nel paese del torrone la decisione dell’amministrazione Rossi ha lasciato per strada un vicesindaco dimissionario. A San Bartolomeo, invece, il Consilgio Comunale di sabato 27 ottobre è apparso compatto nell’approvazione della manovra da circa cinque milioni di euro.

L’Amministrazione Agostinelli ha elaborato un piano che consentirà, secondo le stime dell’Ente, di risolvere problemi storici, fino ad “oggi occultati e non affrontati”.

Il Comune – sottolinea il primo cittadino Agostinelli – diventa, in questo modo, sempre più una campana di vetro, trasparente, ed ogni cittadino può affacciarsi e verificarne il funzionamento.
Un piano all’insegna della verità.  Un piano che rappresenta un punto da cui ripartire, un punto di svolta, un tassello importantissimo di una ricostruzione avviata a giugno 2017″.

Un’operazione che secondo la Giunta fortorina era necessaria: “C’è un disavanzo di amministrazione da ripianare che è pari ad € 2.380.750,16. C’è, inoltre, una massa di potenziali debiti fuori bilancio che è pari ad € 2.509.948,41. Pertanto, l’esposizione finanziaria complessiva è pari ad € 4.890.698,57. A questo faremo fronte con un piano di alienazione di beni immobili, con diminuzione di spese (soprattutto spesa del personale che già da quest’anno, grazie a più pensionamenti, diminuirà di circa 125 mila euro), diminuzione dell’indebitamento, controllo e razionalizzazione della spesa pubblica (soprattutto attraverso un accorpamento ed un efficientamento degli edifici pubblici, in primis i plessi scolastici)”.

Dunque si proverà a alienare dei beni del Comune. Per ora si parla solo della vendita della casa di riposo in attesa di un elenco beni alienabili che verrà pubblicato sul sito del Comune. 

Accederemo al fondo di rotazione – spiega Agostinelli -, grazie al quale si avrà un gettito di liquidità che consentirà di risolvere la critica situazione di cassa, evitando il costante ricorso alle anticipazioni di tesoreria.  Tutto questo, unitamente alle azioni di risanamento già intraprese da giugno 2017 ad oggi (il contratto per la pubblica illuminazione che è passato da un costo annuo di € 179.733,66 ad € 140.000,00 con una riduzione annua di € 39.733,66, pari al 23%; la gestione cimiteriale che è passata da € 96.996,92 all’anno ad € 56.569,00, con un risparmio di quasi il 42%; la rivisitazione dello “sportello tributi al pubblico” passato da € 50.752,00 ad € 29.221,44 all’anno, con un risparmio di oltre il 42%; la revisione e razionalizzazione del servizio trasporto scolastico, con un risparmio per l’ente di € 17.549,00 pari al 24%; etc…), ci consentirà di risanare le casse dell’Ente, senza mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei cittadini, già martoriati da una pressione fiscale alle stelle”.

L’amministrazione di San Bartolomeo ora deve attendere, così come San Marco dei Cavoti, le osservazioni della Corte dei Conti per poi presentare il piano in un incontro pubblico con i cittadini.

“Senza puntare il dito contro nessuno, stiamo lavorando notte e giorno per risollevare le sorti della nostra amata comunità.  Continueremo a farlo e continueremo Attendiamo le osservazioni che la Corte dei Conti farà al piano, dopodiché ci impegniamo fin da oggi a presentarlo analiticamente in un pubblico incontro”.