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Il Premio Nazionale don Diana- Per amore del mio popolo solitamente assegnato nel primo giorno di primavera, quest’anno viene assegnato nel giorno della Liberazione. La nuova data vuole essere un auspicio di ritrovata serenità per tutti, visto che ci avviamo ad una nuova fase che ci accompagna ad uscire dall’emergenza Covid- 19.

Il Premio giunto alla nona edizione è stato istituito dal Comitato don Diana, Libera Caserta e dalla famiglia di don Giuseppe Diana ucciso a Casal di Principe, il 19 marzo del 1994. Per l’edizione 2020 meritevoli del riconoscimento sono Aldo Policastro, Carlo Borgomeo, Alberto e Piero Angela. Per la sezione Menzioni Speciali: Cesare Moreno di Maestri di Strada, prof.ssa Eugenia Carfora preside Caivano, Antonio Gaudioso di Cittadinanzattiva, Jorit.

Non poteva mancare con particolare gratitudine nel singolare momento che sta vivendo il mondo e l’Italia, un riconoscimento speciale al team medico sanitario del dottore e ricercatore Paolo Ascierto e, attraverso loro, a tutti i camici bianchi della sanità.

DETTAGLIO E MOTIVAZIONI

Ad Aldo Policastro, Procuratore di Benevento “Poco incline alle manifestazioni eclatanti ma aderente ai fatti, squarcia il tessuto delle tacite complicità politico mafiose. Schivo ma disponibile, specie con i giovani suggerisce l’indignazione come strumento civico di rottura ed il dialogo come leva di cambiamento. Sempre impegnato in complesse indagini contro la criminalità e anche per la salvaguardia dell’ambiente perseguendo reati di illecito smaltimento di rifiuti”. 

A Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud che promuove percorsi di coesione sociale per favorire lo sviluppo del Sud Italia, “perché attento alle esigenze del Terzo Settore è sempre pronto ad essere spina nel fianco di quelle parti sociali che allentano la convinta necessità al senso comunitario, accusando le patologie del mercato del lavoro meridionale che condiziona l’evoluzione e lo sviluppo;

Ad Alberto e Piero Angela, giornalisti, scrittori, uomini di cultura che con le loro divulgazioni scientifiche e tecniche, i documentari televisivi hanno “il merito di aver reso accessibili a tutti l’arte, la bellezza, le scienze, arricchendo la nostra cultura e contribuendo a far crescere nuove generazioni di studiosi nel rispetto delle risorse e dell’umanità.  Con la loro capacità comunicativa hanno restituito bellezza a luoghi e dimore storiche non sempre adeguatamente considerati, orgoglio a popolazioni dimenticate facendo della divulgazione scientifica gli anticorpi sociali di degrado”.

 

Premio speciale al team medico sanitario del dottore e ricercatore Paolo Ascierto, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca della Campania sul Covid 19, e attraverso loro a tutti i camici bianchi della sanità per la totale abnegazione e spirito di sacrificio con i quali si sono dedicati ad affrontare l’emergenza Coronavirus, salvando vite, assicurandole per il futuro e accompagnando gli ammalati in un dignitoso percorso. Al team di Ascierto in particolare va riconosciuto, oltre all’eccellenza professionale, il valore aggiunto di una ricerca scientifica fondata sul ‘noi’, in uno spirito di condivisione delle conoscenze che sceglie di anteporre l’interesse collettivo a ogni successo di parte.

Per la sezione Menzione speciali:

a Cesare Moreno, presidente dell’associazione Maestri di Strada “per la sua encomiabile impresa educativa che è promozione dell’istruzione nelle periferie dove i livelli di dispersione scolastica sono altissimi e nel contempo partecipazione alla vita di comunità”;

ad Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva “Per la capacità di dare delle risposte concrete alle necessità delle persone e perché crede nell’importanza delle reti civiche, prendendosi cura dell’altro anche se questo comporta scomode prese di posizione”;

ad Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Morano, a Caivano che “ha colorato la vita degli studenti con i temi della conoscenza. La scuola come elemento estraneo e a volte percepito come ostile è stata rifondata. Ha spinto sui temi della responsabilità e della comprensione per arrivare alla condivisione di principi legali”;

a Jorit Ciro Cerullo, conosciuto semplicemente come Jorit artista italiano, specializzato in arte urbana perché “la sua è un’arte di denuncia a difesa di chi ha meno mezzi ed inerme. La condivisione delle sue opere gratuitamente fruibili da tutti contribuisce al dubbio e a risolvere problematiche sociali altrimenti sommerse”.

Il Premio se le condizioni di sicurezza sanitaria ce lo consentiranno, sarà consegnato nella consueta cerimonia del 4 luglio a Casal di Principe, nel giorno in cui don Giuseppe Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno.

COSA E’ IL PREMIO

Il Premio, opera dell’artista Giusto Baldascino, consiste in una Vela versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana, verrà consegnato il 4 luglio a Casa don Diana, nel giorno in cui don Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno.

Il Premio nazionale è assegnato a personalità che hanno saputo meglio incarnare, nel campo artistico, sociale, religioso, politico, economico, delle professioni, il messaggio di Don Diana contribuendo alla denuncia, alla resistenza e alla costruzione di comunità libere alternative alle mafie.

IL PREMIO NELLE PRECEDENTI EDIZIONI

Nelle precedenti edizioni il Premio è stato assegnato e consegnato:

NEL 2011

S.E. Raffaele Nogaro – Vescovo Emerito di Caserta; Roberto Saviano – scrittore ;Gianni Grasso –  medico di strada

Menzioni speciali:

A.G.E.S.C.I. Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani

Direzione Nazionale Antimafia 

NEL 2012 

Federico Cafiero De Raho, allora Procuratore Aggiunto a capo della DDA di Napoli; Augusto Di Meo testimone dell’omicidio don Diana; Padre Alex Zanotelli padre comboniano sempre in lotta per i diritti civili, che ha vissuto per 12 anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya.

Menzione

Silvestro Montanaro, storica voce dell’informazione libera

NEL 2013

don Maurizio Patriciello parroco di Caivano; Nasser Hidouri Imam.

Menzioni speciali:

Tommaso Cestrone ‘l’angelo di Carditello’

Maria Luisa Corso docente dell’Itc  Carli

Salvatore Cantone imprenditore antiracket

NEL 2014

S.E. Mons Angelo Spinillo – Vescovo di Aversa; Franco Roberti – Procuratore Nazionale Antimafia;

Sergio Tanzarella – Prof. Pontificia Università Gregoriana.

Menzioni Speciali:

Massimo Bray già ministro della cultura

Quotidiano Avvenire.

NEL 2015

Don Luigi Ciotti; Raffaele Cantone; Pif, regista

Menzione Speciale:

Alessandra Pastore, docente di Pistoia

Luigi Ferrucci imprenditore antiracket e presidente dell’associazione antiracket di Castel Volturno

Michele Martino, incaricato Settore Pace Nonviolenza Solidarietà A.G.E.S.C.I. Regione Campania.

NEL 2016

Milena Gabanelli, giornalista; don Antonio Loffredo, parroco della basilica di S. Maria della Sanità

Pietro Bartolo, medico;

Menzione Speciale:

Suor Rita Giaretta

Alessandro Buffardi

Gerlardo Iorio

NEL 2017

Toni Servillo, attore; Gaetano Saffioti, imprenditore; Carlo Petrini, fondatore dell’associazione Slow Food.

Menzioni speciali a quattro reti di cittadinanza:

Rete di Cittadinanza e Comunità; Addiopizzo; Goel Gruppo cooperativo; Comitato Io Lotto- stop Biocidio;

Nel 2018

Mons. Antonio Di Donna, Emergency, Enzo Avitabile.

Menzione Speciali:

‘Mettiamoci In Gioco’, Marco Bartoletti, Franco Venturella.

NEL 2019

Ilaria Cucchi, Yvan Sagnet, Marco Puglia, Roberto Di Bella.

Per la sezione Menzioni Speciali, il Premio sarà conferito a Compagnia Teatro Toto’, Familiari Vittime Innocenti non Riconosciute, Vincenzo Musacchio, Franco Ianniello.

A 25anni dall’uccisione di don Giuseppe Diana, il Premio Nazionale Don Peppe Diana ‘Per Amore Del Mio Popolo’ fu assegnato come particolare e straordinario riconoscimento a PAPA FRANCESCO per il suo coraggio accanto alle vittime di ogni sopruso.