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Benevento – Un’altra squadra ha messo la freccia sul Benevento, la cui situazione di classifica si fa sempre più preoccupante. Vincendo lo scontro diretto casalingo contro il Venezia (1-0, gol di Bellemo), il Como di Moreno Longo si è portato a quota 12 punti, uno in più rispetto a quanti ne hanno totalizzati i giallorossi di Fabio Cannavaro sino ad ora. La vittoria sfumata a un quarto d’ora dalla fine nella sfida con il Bari va ad aggiungersi ai rimpianti di un avvio di stagione traumatico. “Ci mancano i tre punti, ne abbiamo troppo bisogno”, hanno nuovamente recitato in coro il ‘Pallone d’oro’ e i calciatori dopo la sfida con i galletti, parole che fanno il paio con quelle pronunciate già in precedenza.

Situazione – I sacrifici di queste settimane causati dagli infortuni che hanno ridotto all’osso la rosa non sono finora bastati a migliorare un quadro desolante. Se il campionato terminasse ora, e per fortuna non è così, i guai sarebbero seri. La Strega è infatti terzultima a pari punti con il Cosenza, che peraltro ha sbancato il Ciro Vigorito nella prima giornata. Ne consegue che alle spalle di Letizia e compagni ci sono solo Venezia e Perugia, uniche due compagini che sono riuscite a fare peggio in queste dodici giornate. 

La frase – E’ dunque sempre più evidente che la frase pronunciata dallo stesso Cannavaro nella conferenza stampa di venerdì scorso sia tutt’altro che retorica: “Ci sarà ancora da soffrire, questo è il momento di stringere i denti”, disse prima di abbandonarsi a una fiducia totale sul futuro. “Quando riavrò tutti a disposizione inizieremo a divertirci”. Al momento, però, i sorrisi sono pochi. E contro la Spal il Benevento dovrà fare a meno anche di Pastina, che ha rimediato due gialli ingenui ed evitabili nell’ultimo turno.

Cerotti – Potrebbe a questo punto tornare in campo Glik, assente dal debutto in panchina del tecnico partenopeo (Benevento-Ascoli 1-1, 2 ottobre), ma sulla mediana continua ad aleggiare il mistero. Acampora, Viviani, Tello e Kubica sono ancora infortunati. Schiattarella ha stretto i denti mostrando una vistosa fasciatura alla gamba destra, Karic viaggia a corrente alternata e gli attaccanti fanno troppa fatica a gonfiare la rete.

Cercasi gol – L’unico centro di una punta nell’era Cannavaro resta quello di Antonino La Gumina su calcio di rigore nella rimonta subìta dalla Ternana il 15 ottobre scorso. Poi solo un’autorete (Iannarilli) o gol di difensori (Leverbe e Pastina) e centrocampisti o rifinitori (Improta e Farias). Gli attaccanti calciano raramente in porta, perché le idee offensive risultano ancora confuse. Il futuro del Benevento passa anche dal trovare una buona soluzione a questo problema.