- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Il lago formato dalla diga sul fiume Tammaro ai piedi Campolattaro, al termine degli invasi sperimentali, ha raggiunto nei giorni scorsi la portata dbi 85 milioni di metri cubi con un altezza sul livello del mare di 372 metri. Si tratta di un traguardo storico per questa opera pubblica i cui lavori furono avviati nel 1980 ed il Prefetto Francesco Antonio Cappetta, in considerazione del fatto che si tratta dell’invaso più grande del Mezzogiorno, ha convocato una riunione con tutti i Comuni a valle della diga, dei fiumi Tammaro e Calore, fino alla confluenza nel Volturno, per un confronto sulle misure di Protezione Civile contro i possibili rischi derivanti dall’avvio della gestione dell’impianto.

Creato un organismo di collaborazione con i Comuni per migliorare eventualmente o adeguarla alla normativa vigente la pianificazione, in Prefettura erano dunque presenti circa 15 Sindaci o i loro rappresentanti, la Provincia di Benevento, che è affidataria dal 1995 della gestione dell’impianto, l’Università del Sannio, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco per un esame di tutte le misure necessarie di prevenzione. La diga di Campolattaro fu finanziata dalla disciolta Cassa per il Mezzogiorno ed i lavori della struttura furono ultimati nel 1995; poi la gestione è passata alla Provincia che, in questi anni, ha prima provveduto ad alcune opere complementari di messa in sicurezza, e quindi ad avviare i cosiddetti invasi sperimentali, consistenti nel progressivo riempimento a quote più alte, alternate allo svuotamento del lago artificiale.

A settembre scorso furono consegnate anche le ultime opere complementari e cioè la costruzione della strada in contrada Senzamici di Morcone al fine di evitare l’isolamento delle popolazioni che vi risiedono a seguito dell’innalzamento del lago artificiale e quindi si è potuto giungere nei giorni scorsi ad imbrigliare le acque del Tammaro fino a giungere alla quota massima di invaso stabilita dai tecnici del Registro Nazionale Dighe. Oggi in Prefettura, oltre al Prefetto, erano presenti per la Provincia il Segretario generale e Direttore Franco NardoneSalvatore Minicozzi, l’assessore comunale di Benevento Mario Pasquariello con il tecnico Nicola Soreca, il docente universitario Francesco  Maria Guadagno del Dipartimento di Geologia,. Presente anche Giuseppe Travia della Protezione Civile, il Questore Giuseppe Bellassai,  il comandante provinciale dei  Carabinieri  Alessandro Puel e il Comandante  della Guardia di Finanza Michele Intelisano.

Il Prefetto Cappetta ha sottolineato: “Era necessario verificare l’esistenza dei piani  sopratutto comunali con l’ipotesi di allagamento e l’adeguatezza dei piani di stessi comunali. Vogliamo evitare ogni forma di crisi per la diga”. Il sindaco di Telese Terme Pasquale Carofano ha sottolineato come l’invasamento sia importante: “Vanno sicuramente predisposti dei piani per evitare ogni tipo di problema”.