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Benevento – Uno dei più grandi esponenti della scuola degli estremi difensori del calcio italiano, Ivano Bordon, campione degli anni ’70 – ’80, ha fatto da testimonial oggi presso l’Aula Magna dell’ospedale San Pio in occasione della “Giornata Mondiale del cuore”, presentando il suo libro “In presa alta. Le parate di una vita di un portiere gentiluomo di altri tempi”.

Sostituto di Lido Vieri nell’Inter, secondo solo a tale Dino Zoff in Nazionale, Bordon, due volte Campione del mondo, tre volte Campione d’Italia, ha voluto riservare il proprio pensiero soprattutto ai più giovani, cui ha detto di coltivare le proprie passioni con il cuore e la volontà. Presentato al pubblico dal Direttore sanitario Giovanni Di Santo e da Mariano Scherillo, Direttore dell’Unità di Cardiologia, Bordon ha parlato con commozione delle sue esperienze. Omaggiato in precedenza dal  medico sociale del Benevento Calcio, Luca Milano, che gli ha donato la maglietta recante il suo nome, il portiere veneziano ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera in serie A e il momento topico in cui a 18 anni giocò contro il mostro sacro Pelè.

Luca Milano, che ha intervistato l’ex portiere, lo ha definito un portiere gentiluomo. “Volevo far capire i miei sacrifici – ha detto Bordon – Su questo libro abbiamo lavorato un anno e lo abbiamo fatto conoscere e apprezzare a tutti i cittadini. E’ un libro di vita, la storia della mia vita”. Quindi ha aggiunto: “Non volevo abbandonare la mia famiglia, la mia mamma il mio papà, poi arrivò la chiamata dell’Inter. Ero titubante furono i miei amici del mio paesello a convincermi ad accettare”

L’ex portiere ha poi rivelato un aneddoto particolare: “Allenavo la Juve in quel periodo e a fine allenamento mi accorsi che erano presenti, poco distanti, Gianni Agnelli e Michail Gorbachev. Si avvicinò l’avvocato e mi chiese se ero capace di  segnare dal calcio d’angolo di sinistro. Nonostante fossi destro ci provai lo stesso, segnai e mi presi i complimenti dell’avvocato. Sono bei ricordi questi”.

L’ex estremo difensore dell’Inter ha  parlato anche del Benevento Calcio di Fabio Caserta: “L’ho incontrato stamattina. So che la Serie B è difficile, bisogna adattarsi ai ritmi di gioco ma penso che i giallorossi possano prendersi qualche soddisfazione”. 

Sulla giornata cardiovascolare il primario Scherillo ha tracciato un bilancio dell’edizione 2021 di “Metti il cuore in testa, testa il tuo cuore”, nel corso della quale sono stati effettuati degli screening cardiovascolari gratuiti: “Si può vivere bene anche dopo un intervento cardiovascolare, dopo un infarto miocardico o dopo un angioplastica ma è necessario fare prevenzione. Abbiamo visitato 400 persone in questi due giorni con 5 ambulatori per poter vistare i pazienti”.

Scherillo ha  però amaramente detto che dopo la pandemia, molti pazienti hanno rinunciato  alle visite programmate ma sono aumentati i ricoveri d’urgenza: “Per evitare tutto questo bisogna tenere sotto controllo il cuore e il colesterolo cattivo. Bisogna tenere presente anche il parametro della pressione arteriosa che è fondamentale, a partire dagli over 30”.