- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Si torna a parlare del processo a Nunzia De Girolamo, e a farlo è proprio il marito, il Ministro Francesco Boccia in un’intervista all’Adnkronos. 

Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie accetta di parlare, ribadendolo più volte, che lo fa solo da marito di Nunzia De Girolamo. “Non ho mai parlato pubblicamente proprio per rispetto del lavoro della magistratura. E anche nei momenti più difficili – dice Boccia – le ho sempre detto che in Italia c’è sempre un giudice che giudica un altro giudice, e da questo punto di vista il sistema è garantista. Ma il tempo trascorso è umanamente inaccettabile così come lo è per le tantissime persone che si sono trovate e si trovano nella stessa condizione. Siamo una famiglia e la famiglia è stata devastata, – prosegue il Ministro nell’intervista all’Adnkronos – ci ha sorretto l’amore tra noi e la fiducia nella giustizia. Lei è stata, ed è una donna forte e generosa, dalla quale ho imparato molto anche in questa difficile esperienza umana”.

Come hanno sottolineato gli avvocati di Nunzia, ovvero Caiazza e Di Terlizzi, nel caso processuale di mia moglie non ha funzionato, come purtroppo spesso non funziona in tantissimi altri casi, il filtro delle garanzie iniziali, – prosegue Boccia –   ci sono garanzie nel nostro ordinamento che avrebbero potuto evitare almeno cinque anni su sette, ed è evidente che alla luce della sentenza non hanno funzionato. Gli avvocati di Nunzia quando sottolineano le falle di gip e gup mettono in evidenza i limiti del sistema. E’ dovere della politica – conclude Francesco Bocciaaffrontarli e risolverli per evitare che queste cose possano ancora accadere“.