- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

“Voglio chiudere la polemica con il Presidente della Provincia sulla mancata convocazione del Distretto del Commercio “Valle Telesina”. Ho appreso solo ieri, infatti, che in Provincia le riunioni, l’oggetto e i partecipanti le fissano gli altri e dunque, certo, non conoscevo i fatti, né potevo immaginarli”. Così in una nota il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso. 
“E tuttavia – aggiunge – qualche sintetica precisazione va fatta. In primo luogo, per quanto concerne le Associazioni di Categoria, ricordo che nostri primi interlocutori sono state proprio le associazioni del commercio provinciali, meglio, una in particolare, che poi ebbe la revoca del mandato per problematiche interne che non conosco. A quel punto, decidemmo di muoverci direttamente con i vertici regionali, con le “principali associazioni del commercio, riconosciute a livello nazionale”, come recita il bando. Appunto: Confcommercio e Confesercenti. Tra l’altro, il colloquio con i vertici regionali di due prestigiose associazioni potrà solo portarci un vantaggio, aprirci a visioni diverse e stimolare il confronto.
Per quanto riguarda la scelta di guardare verso il territorio casertano, evidenzio che parliamo di commercio e non di turismo, dove il discorso potrebbe essere diverso; infatti Telese non ha esitato ad aderire al Distretto Turistico con i Comuni del Matese, ed è presente anche nel Gal Titerno, con gli stessi comuni, oltre che in altri enti sovracomunali, con finalità diverse. 
Ma, proprio perché parliamo di commercio, ci è sembrato più proficuo il confronto con realtà, commercialmente omogenee, del Casertano, anche nel tentativo di aprire una via alternativa ed aggiuntiva ai soliti percorsi turistici. Insieme agli altri comuni della fascia Beneventana (Castelvenere, Solopaca, Amorosi e Puglianello) abbiamo strategicamente ritenuto di valorizzare il ruolo di cerniera tra le due provincie che geograficamente riveste il Distretto del Commercio “Valle Telesina” e lo stesso hanno fatto i colleghi casertani. Se ciò si dovesse tradurre in un concreto vantaggio economico, come tutti auspichiamo, la ricaduta produrrà benefici complessivi per tutti, anche per i comuni fuori dal Distretto. A maggior ragione sarebbe stato utile confrontarsi.
In ogni modo, comprendo il tentativo della provincia di riparare ad un errore. Magari si potevano utilizzare giustificazioni migliori, magari si poteva chiudere il comunicato ufficiale dicendo che ci sarebbe stata un successivo, più articolato incontro. Ce ne faremo una ragione. Noi proseguiamo per la nostra strada, sempre disponibili al confronto costruttivo, nella consapevolezza che in materia di Distretti Commerciali, il primo e fondamentale interlocutore è la Regione”.