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La sfida a Nino Lombardi ci sarà. E sarà espressione di una coalizione di centrosinistra alternativa a Clemente Mastella. E’ questo l’assunto su cui si è ritrovato il Partito Democratico sannita, riunitosi nella serata di ieri presso la federazione di corso Garibaldi. Un unico punto all’ordine del giorno: le elezioni provinciali del prossimo 28 luglio.

Di tempo ce n’è ma neanche troppo considerato che la candidatura a presidente (non si voterà per il Consiglio) va formalizzata entro il 9 luglio ma occorre prima raccogliere circa 150 firme tra sindaci e amministratori: non proprio una formalità. Da qui la scelta di Giovanni Cacciano di convocare una segreteria allargata alle rappresentanze istituzionali e agli amministratori. Invito raccolto dal deputato Umberto Del Basso De Caro e dal consigliere regionale Erasmo Mortaruolo. Presenti anche i sindaci dem Giuseppe Addabbo (Molinara), Vincenzo Forni Rossi (Arpaise), Vito Fusco (Castelpoto), Franco Mucci (San Lupo), Giuseppe Ruggiero (Foiano), Leonardo Sacchetti (Montefalcone) e Angelo Marino, quest’ultimo al ‘debutto’ da fascia tricolore dopo la recente vittoria a San Marco dei Cavoti. Quanto agli altri comuni a diretta guida Pd, a rappresentare Apice c’era il vicesindaco Raffaele Bonavita, oltre che la presidente del partito Antonella Pepe, mentre per Reino era sufficiente lo stesso segretario provinciale.

Della riunione, tra gli altri, anche la capogruppo a palazzo Mosti Floriana Fioretti e Raffaele De Longis, alfiere piddino sia a palazzo Mosti che alla Rocca.

Il punto di caduta della discussione, dicevamo, è stato ritrovato nella volontà di affidare a una coalizione il compito di preparare e lanciare la sfida per le provinciali.

Del rassemblement dovrebbero far parte formazioni civiche come ‘Città Aperta’ e Civico 22 ma anche sigle nazionali come Azione, Centro Democratico e Movimento Cinque Stelle. Non mancherà però una telefonata a Pasquale Maglione, da pochi giorni fuoriuscito dal M5S per seguire Luigi Di Maio in ‘Insieme per il futuro’.

Nei piani del segretario provinciale Pd Giovanni Cacciano un primo tavolo di coalizione potrebbe tenersi già agli inizi della prossima settimana. All’alleanza, chiamata ad assumere un impegno comune e pubblico, sarà demandato il compito di fare sintesi sul candidato presidente alternativo a Nino Lombardi.

Sui nomi, evidentemente, bocche cucite. Nessuno si sbilancia ma la sensazione è che il percorso avviato possa indirizzarsi verso un profilo sì di chiara connotazione di centrosinistra ma capace di dialogare con mondi diversi e con la complessa ed eterogenea realtà degli amministratori locali.

Per intenderci: più facile che si punti su una personalità come Antonio Calzone che su un uomo di battaglia come Giuseppe Ruggiero.