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Benevento – Si torna a parlare della questione mensa a Benevento. Questa volta a esporre il proprio pensiero è la CUB (Confederazione Unitaria di Base). Di seguito la nota stampa riportata integralmente e firmata dal segretario nazionale Marcello Amendola.

“E’ stato pubblicato sul sito del Comune di Benevento il Capitolato speciale per l’appalto del servizio di mensa scolastica e subito si comprende che l’amministrazione Mastella si appresta ad una nuova odissea. Dopo aver inasprito i rapporti con i genitori con un regolamento che vorrebbe obbligarli ad utilizzare solo il pasto della ditta incaricata, senza possibilità di panino da casa, adesso vorrebbe lasciare senza lavoro la gran parte dei dipendenti che finora si sono occupati del servizio.

Infatti è stata apportata una modifica sostanziale all’articolo 30 del Capitolato che riguarda le clausole di salvaguardia del personale. La precedente versione stabiliva che la ditta aggiudicataria del servizio è obbligata ad utilizzare, in via prioritaria, senza periodo di prova, tutti gli addetti al servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento che hanno prestato servizio con regolare contratto risultati della documentazione probante che lo determina almeno due mesi prima a condizione che numero è la qualifica che gli stessi siano ammortizzabili con l’organizzazione di impresa e la ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico organizzative previste per l’esecuzione del servizio”.

Invece, il Capitolato appena pubblicato prevede: “la ditta aggiudicataria per l’esecuzione servizio oggetto dell’appalto deve: disporre di adeguate risorse umane per numero e professionalità atte a garantire l’esecuzione di attività perfetta regola d’arte per il conseguimento dei risultati richiesti; nella necessità di procedere all’assunzione di personale in relazione al servizio oggetto del presente appalto, la ditta aggiudicataria si impegna per tutto il periodo di durata dell’appalto ad impiegare prioritariamente i lavoratori dei centri cottura e addetti al porzionamento che erano già adibiti al servizio di refezione scolastica da parte del gestore uscente”.

La modifica è sostanziale e in sintesi vuol dire: la ditta può impiegare dipendenti diversi da quelli che finora hanno garantito quel servizio ma se dovesse avere bisogno di altro personale, deve utilizzare solo i lavoratori che hanno in precedenza prestato servizio nelle cucine o alla catena di confezionamento dei pasti. Quindi sono esclusi, in ogni caso, gli amministrativi, gli autisti e il personale di servizio presso le scuole.

E’ una clausola capestro, contraria alle clausole contrattali nazionali e  comunque inspiegabile. Come fa l’amministrazione a sapere prima della gara che la ditta alla quale affiderà il servizio non avrà bisogno proprio di quel tipo di dipendenti?

Non sappiamo se questo Capitolato è stato concordato con CGIL, CISL e UIL nell’ultima riunione tenuta a palazzo Mosti, ma di certo la CUB (Confederazione Sindacale di Base) il sindacato che conta il maggior numero di iscritti tra i dipendenti da 10 anni utilizzati per il servizio mensa, non è stato sentito.

Neppure la neo assessora Rossella Del Prete  ha ritenuto di farlo, limitandosi a presentare il Bando di Gara e il Capitolato ai Dirigenti Scolastici.

E’ scontato che la CUB impugnerà nelle sedi competenti gli atti per la gara del servizio mensa che, evidentemente, quest’amministrazione non vuole affatto riqualificare”.