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Polemiche a Reino. E ancora una volta nel mirino della minoranza consiliare finisce l’operato dell’amministrazione comunale. Contestato, questa volta, l’affidamento del trasporto a rifiuto nell’aria. 

Scrive l’opposizione: “A Reino (BN) l’esperimento di gara appalto per l’affidamento anche del trasporto a rifiuto dell’ARIA per €. 52.000,00 si contorna di nuovi fatti. Infatti il prof. Calzone – Sindaco di Reino in data 19.03.20020 non poteva non sapere che una ditta con sede in Reino in data 13.03.2020 ha partecipato alla gara di appalto dei lavori in questione e che la stessa ditta da molti anni ha anche in deposito la contabilità fiscale e finanziaria presso lo studio commercialista del prof. Calzone.

Buon senso avrebbe consigliato al prof. Calzone – sindaco pro tempore di Reino – di astenersi dall’intervenire nel procedimento con la nota prot. 1380 del 19.03.2020 e di astenersi dall’affermare che “se le ditte partecipanti hanno riscontrato di poter fare delle economie sui trasporti a discarica avranno offerto percentuali di ribasso più consistenti che torneranno nelle disponibilità del Ministero come economie di gara”.

Con questa affermazione il prof. Calzone ha immaginato che il codice dei contratti pubblici consente di offrire il ribasso d’asta sull’importo del trasporto a rifiuto del vuoto occupato dall’aria. A me non risulta l’esistenza di tale norma. E’paradossale che a Reino si possa porre anche a base di gara circa €. 52.000,00 per il trasporto a rifiuto del volume vuoto occupato dall’aria con la piena consapevolezza del sindaco Calzone che prima delle dell’inizio delle operazioni della commissione di gara (03.04.2020) avrebbe potuto disporre di rettificare/correggere il progetto.

La minoranza consiliare ha formulato alla Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza e al N.O.E. di Napoli una descrizione dettagliata del computo metrico per dimostrare dove è stato calcolato il volume occupato dall’aria e quindi dove è stato previsto l’importo di circa €. 52.000,00. La minoranza ha, quindi,  chiesto ai predetti Enti di accertare se quanto da lui scritto con la suddetta nota 19.03.2020  costituisce anche  un atto di indirizzo per le attività della commissione giudicatrice della gara (che ha dato inizio ai suoi lavori il 03.04.2020).

In un momento in cui la pandemia del COVID-19 impone all’Italia la necessità di acquisire ingenti risorse economiche,  appare immorale e fuori luogo giocare con le risorse pubbliche (€. 52.000,00) per affidare ad un’impresa il trasporto a rifiuto dell’aria. L’impresa che sarà aggiudicataria possiede l’abilitazione per trasportare l’aria? Ormai il sindaco Calzone si sente protetto dall’immunità e certamente assumerà anche il potere di emettere un proprio provvedimento per abilitare l’impresa aggiudicataria “per il trasporto a rifiuto di aria”.