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Benevento – Siamo la provincia più riciclona della Campania, ma resta il problema della carenza impiantistica per la lavorazione dei rifiuti. E’ il dato conclusivo della discussione  della prima parte sviluppatasi al Focus dei Rifiuti 2022 che l’Asia ha promosso presso il Seminario Arcivescovile di viale degli Atlantici. Una lunga giornata di confronto e discussione in cui secondo l’Azienda del Comune di Benevento è paradossale che, ancora per qualche tempo, i cittadini sanniti sconteranno il disastro dell’incendio allo Stir di Casalduni: nonostante l’accuratezza nel differenziare i rifiuti, lo spostamento ogni giorni di tonnellate di rifiuti presso i centri di lavorazione di altre province rende assai fragile la gestione dell’intero circlo e soprattutto costituisce un pesante aggravio dei costi a carico dei contribuenti. Per abbattere la Tari bisognerà aspettare che divenga operativo l’impianto appena finanziato al Comune capoluogo dal PNRR presso l’ex Laser nella zona industriale e che si realizzino i lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’impianto in contrada San Fortunata di Casalduni. Purtroppo mancano altri impianti in tutto il territorio sannita e questo incide nella gestione del ciclo in Città, che ovviamente segna il maggior numero di abitanti, e nel Sannio tutto. 

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella, che è anche l’azionista dell’Asia, ha rimarcato la forte preoccupazione per i ritardi nella realizzazione delle opere del PNRR a causa della burocrazia; mentre qualche buona notizia l’ha portata in Assemblea il Presidente della Provincia, Nino Lombardi, che ha annunciato il prossimo risanamento economico della Samte, la Società provinciale di gestione del ciclo dei rifiuti, dopo un attento e duro lavoro sui conti da parte degli organi di liquidazione e della stessa Provincia. “Ma la Provincia – ha precisato Lombardi – continua ad essere il Cireneo e cioé a portare la croce della gestione dei rifiuti, senza averne competenze. La Regione ha finanziato gli interventi per lo Stir di Casalduni e per la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Continuiamo però a pagare enormi somme di denaro per le discariche post-mortem sul territorio sannita, mentre aspettiamo che l’Ato Rifiuti approvi il Piano industriale che sarà la svolta definitiva”. 
“Abbiamo in itinere molte cose da fare soprattutto sulla filiera impiantistica – ha spiegato invece l’amministratore dell’Asia Madaro -. L’impianto Ex Laser va a completare un pezzo di raccolta differenziata e con un tasso di riciclo molto alto del 57%. Ma differenziare bene e non avere un’impiantistica di supporto penalizza le tariffe e quindi i cittadini. Non basta questo, l’ente ambito deve procedere sull’impiantistica di supporto sull’organico a Casalduni e la riattivazione sullo Stir di Casalduni per l’indifferenziata. Il rifiuto deve viaggiare il meno possibile”. 
Sulla Tarip Madaro ha spiegato: “Dopo la sperimentazione al rione Ferrovia che è andata benissimo. Industrializzeremo il processo ma il costo è abbastanza elevato e abbiamo presentato un progetto sul Pnrr e i risultati le sapremo a fine anno. Se dovesse andare male dovremo trovare fonti alternative”.
Madaro ha precisato inoltre che si punterà molto sui 7 progetti presentati in ambito Pnrr e sulla isola ecologia, e si continuerà sulla tariffa puntuale per le contrade per un miglioramento del servizio. 
Il sindaco Mastella ha sottolineato: “Siamo soddisfatti sulla raccolta differenziata, siamo in quota molto alta. Siamo confortati anche con un incremento di occupazione stabile. La Provincia di Benevento possa diventare un modello di riferimento seppur siamo una piccola provincia. Bisogna andare avanti”. Poi ha esortato come sul tema dei rifiuti e in termini progettuali la città possa competere con tutti, ma “occorre lavorare in maniera sinergica”. 
Sul Pnrr, infine, il primo cittadino ha spiegato che bisogna prestare alta l’attenzione alla burocrazia.
Il presidente Lombardi ha parlato di virtuosismo degli enti: “Ora occorre fare sistema: ottimizzare il ciclo di rifiuti in Provincia. La Samte nel giro di due mesi andrà in bonus e sarà sicuramente il braccio operativo dell’ente ambito. La Regione ha mantenuto la promessa del finanziamento sullo Stir che prevederà anche un sito stazione di trasferenza, anche l’ente ambito ha approvato un preliminare ma ora occorra preveder anche l’approvazione definitiva”. 
“Il finanziamento dello Stir – spiega – prevederà anche un’integrazione dell’intero ciclo di rifiuti che consterà di portare a circa 30 mila tonnellate. Finanziato il trasferimento dello stoccaggio da Casalduni a Sant’Arcangelo a Trimonte. Stiamo chiudendo un cerchio se tutti lavoriamo in maniera razionale. La gestione post mortem è solo un peso. Deve essere operativo subito. Stiamo mettendo in sicurezza il territorio ora il lavoro passa all’ente d’ambito. Trasferiremo la competenza a loro. Non sarà un problema ama la definizione di un sistema”.