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Da qualche ora il Rosatellum è legge dello stato. Alle prossime elezioni politiche voteremo con un nuovo sistema elettorale che introduce un modello misto proporzionale e maggioritario: circa un terzo dei seggi tra Camera e Senato sarà eletto in scontri diretti nei collegi uninominali e i restanti due terzi saranno eletti con sistema proporzionale.

Nel dettaglio: per la Camera, 232 deputati saranno eletti nei collegi uninominali dove partiti e coalizioni si scontreranno con un solo candidato e 386 in quelli proporzionali, con i partiti e le coalizioni che presenteranno liste di candidati, ottenendo un numero di seggi proporzionale ai voti ottenuti. Alti 12 deputati saranno assegnati nelle circoscrizioni estere.

Discorso analogo per il Senato, dove cambiano ovviamente i numeri: 109 senatori eletti nei collegi uninominali, 200 in quelli plurinominali con il sistema proporzionale. Le circoscrizioni estere eleggeranno 6 senatori.

Approvata la legge in Parlamento, l’attenzione è tutta sui collegi. Il testo prevede che sarà il governo a disegnarli entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge. Per fine novembre, dunque, la nuova cartina geografica della politica italiana sarà pronta.

Già oggi, però, è possibile immaginare cosa accadrà – almeno in parte – per il Sannio. La base di partenza, infatti, è quella fornita da un altro sistema elettorale misto: il Mattarellum, utilizzato in Italia dal 1993 al 2005, fino all’ingresso in scena del Porcellum.

Per la Camera dei Deputati, la Campania sarà divisa in 22 collegi uninominali. Dovrebbero coincidere, per l’appunto, con i 22 collegi del Senato previsti dal Mattarellum. E quindi il Sannio dovrebbe contare sue due collegi: il ‘vecchio’ collegio 16 Benevento e il 17 Ariano. Nel primo confluirebbe tutta la provincia fatta eccezione per i 17 comuni ricompresi nel collegio Ariano, ovvero: Apice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Valfortore, Foiano, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone in Valfortore, Paduli, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pietrelcina, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara, San Marco dei Cavoti, Sant’Arcangelo Trimonte.

Quanto al Senato, i collegi campani del maggioritario saranno 11, esattamente la metà di quelli previsti per la Camera. L’ipotesi più probabile, allora, vede il Sannio riunito in un unico collegio uninominale dato dall’accorpamento dei due collegi uninominale della Camera.

Meno prevedibile la composizione dei collegi del proporzionale che sia per la Camera che per il Senato dovrebbero comunque essere disegnati attraverso l’aggregazione di collegi uninominali contigui dove eleggere non meno di due candidati e non più di otto.