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Può rappresentare sicuramente un precedente la sentenza emessa dal Tirubunale di Benevento, prima sezione, nella persone del Giudice monocratico, la dottoressa Enrica Nasti.

Fissato il risarcimento per un famiglia di Circello, difesa dall’avvocato Nicola Colucci, che ha citato in giudizio la Cogein srl, società proprietaria dell’impianto eolico oggetto della discussione e nel quale è presente l’aerogeneratore protagonista di questa vicenda giudiziaria.

Una serie di analisi hanno portato alla conclusione e all’accertamento del superamento della normale tollerabilità delle immissioni rumorose provenienti dall’impianto. Sentenza che ha portato alla condanna della Cogein,  chiamata ad attuare le misure idonee a ricondurre le immissioni nei limiti di tollerabilità per ridurre il rumore e risarcire la famiglia (padre, madre e figlio) per danni da rumore eolico.

L’esposizione ha prodotto un peggioramento della vita di questa famiglia, il tutto collegabile
all’assordante e fastidioso rumore meccanico proveniente dal generatore e a quello aerodinamico proveniente dalle pale del motore. A nulla è valsa la difesa della compagnia, nonostante questa abbia rispettato in pieno la distanza tra impianto e abitazione, alla fine è stato accertato il superamento della soglia di normale tollerabilità. Una questione, questa, che esclude anche il ricorso al giudizione di bilanciamento.

Una situazione che ha portato il Giudice a definire una sentenza di condanna per la Cogein, costretta a pagare 15mila euro (6mila per ognuno dei genitori e 3mila per il figlio) ravvisando un danno morale, ravvisabile nel disagio quotidiano e continuativo e nel malessere psico-fisico diffuso verosimilmente patiti nonché nella presumibile diminuzione della qualità della vita in conseguenza delle accertate immissioni.
L’assenza di un danno biologico documentato – si legge inoltre nella sentenza – non osta al risarcimento del danno non patrimoniale conseguente ad immissioni illecite, allorché siano stati lesi il diritto al normale svolgimento della vita familiare all’interno della propria abitazione ed il diritto alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane”.

Anche l’energia del futuro, come viene definita da tutti, deve sottostare a un un diritto ancestrale che è quello di poter vivere una vita in condizioni di normalità e senza uno stress che potrebbe andare a incidere in maniera sensibile.

Immagine di repertorio