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Benevento – Un top player dentro e fuori dal campo. Ingaggiando Bacary Sagna il Benevento si è assicurato un colpo da Novanta. la condizione non è ancora delle migliori, come hanno evidenziato le due uscite con Roma e Crotone alle quali il francese ha partecipato partendo dalla panchina, ma c’è un aspetto legato all’ex terzino di Arsenal e City che può far compiere il salto di qualità alla squadra di De Zerbi: la mentalità. Sagna si è confessato a Gianluca Monti della Gazzetta dello Sport in una lunga intervista pubblicata sull’edizione odierna svelando quelli che secondo lui possono essere i punti di forza del Benevento.

Un giocatore su tutti, a suo dire, è destinato a una grande carriera: “Mi ha impressionato il giovane Brignola. Nel dribbling stretto è bravissimo, ha tutto per diventare un grande giocatore a patto di lavorare duro sempre”. Un invito, questo di Sagna, che il baby sannita sarà felice di accogliere. Sul paragone tra De Zerbi e uno dei grandi allenatori, invece, non ci sono dubbi: “E’ un piccolo Guardiola, cura tutti i dettagli e vuole sempre che giochiamo la palla e che ci muoviamo insieme. Tiene moltissimo a questo aspetto”, ha dichiarato.

A fargli conoscere Benevento, invece, è stato il gol di Brignoli: “Sapevo la situazione del club perché avevo conosciuto tutto attraverso il gol di Brignoli al Milan ed ero rimasto incuriosito da quella storia e dall’esultanza di quella tifoseria. Quando il mio agente mi ha prospettato questa possibilità, ho deciso di parlare con il presidente Vigorito. Quando l’ho fatto, ho avuto subito la percezione che avrei dovuto solo rimettermi in sesto fisicamente, non è facile incontrare gente come lui al giorno d’oggi nel calcio, parla della squadra come se fosse sua figlia. Sono molto felice di essere qui”. Il calcio italiano era nel suo destino, lo rivelano anche le simpatie del piccolo tifoso: “Il mio idolo era Zidane, mi piaceva la Juventus ma anche il Milan di George Weah e poi di Cafu, visto che ho sempre giocato el suo ruolo. Ecco, vedere Cafu mi metteva allegria”.