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Benevento – Solo alle 18:00 si è in parte sciolta la tensione negli Uffici della Samte presidiati dai 42 lavoratori che reclamano il pagamento degli stipendi arretrati e chiedono misure concrete per scongiurare il licenziamento.

Dopo una giornata di acuta tensione e proteste (LEGGI QUI), nel corso di un presidio andato avanti per oltre dieci ore, finalmente l’Amministratore unico della Società, Carmine Agostinelli, in contatto telefonico con le autorità regionali e con la Società napoletana di gestione dei rifiuti ha ottenuto una rassicurazione circa il fatto che entro venerdì della prossima settimana, dunque entro il 20 settembre, affluiranno a Benevento risorse finanziarie sufficienti a pagare almeno una mensilità ai lavoratori.

La protesta dei lavoratori era nata dall’esito negativo dell’ennesima riunione a Napoli, in Regione, sulla richiesta di una proroga della Cassa Integrazione: dopo il “no” incassato la scorsa settimana a Roma, presso il Ministero del lavoro, un altro diniego. A tale situazione si era aggiunta la circostanza che da lunedì scorso, in concomitanza con il blocco del termovalorizzatore di Acerra per manutenzione, sono cominciati gli sversamenti (si dice provvisori e comunque non oltre il 31 dicembre) presso lo Stir di Casalduni dei rifiuti della frazione secca tritovagliata proveniente dal napoletano (LEGGI QUI) .

Inoltre, non erano ancora stati pagati i 30 euro a tonnellata (oltre Iva) che la Sapna aveva promesso, nel contesto di un accordo regionale, alla Società beneventana Samte per i conferimenti dei rifiuti di cui sopra, quale compenso alla guardiania e allo stoccaggio degli stessi.

La protesta è dunque esplosa e la giornata ha rischiato di diventare incandescente a causa dell’assenza di risposte o rassicurazioni ai dipendenti da parte della Regione e dell’Amministrazione societaria.

In questo quadro, Agostinelli tentava di rassicurare i lavoratori: “I licenziamenti non ci saranno, il disagio lo capiamo. Siamo in carenza di liquidità ecco perchè siamo in ritardo nei pagamenti. Stiamo aspettando dei flussi finanziari per ovviare a queste difficoltà”.

Ma i dipendenti non si accontentavano di queste parole e minacciavano di avviare proteste ancora più clamorose. Solo nel tardo pomeriggio, Agostinelli riusciva a strappare dallo stesso assessore delegato all’ambiente della Regione, Bonavitacola, e dall’Amministratore della Sapna, Gargano, la promessa che entro il 20 settembre almeno una parte dei pagamenti dovuti giungerà a Benevento. Questo ha calmato gli animi; ma in queste ore si sta vagliando anche un’altra ipotesi prospettata dai lavoratori di Samte e concernente la possibilità di lavorare presso qualche altro Stir campano al fine di svolgere gli stessi compiti di guardiania e stoccaggio delle frazioni secche che vengono convogliate negli altri impianti. Agostinelli è apparso dubbioso, ma ha promesso che si occuperà di avviare una verifica della proposta.