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Dopo l’ avvicendamento nella gestione del Centro di Riabilitazione in San Marco dei Cavoti, la cui società è passata nelle mani della Dott.ssa Cocca, la situazione lavorativa e la nuova organizzazione sembrano brancolare nel buio e nel silenzio imposto dalla nuova compagine amministrativa. Gli atavici problemi come la carenza di personale e il conseguente carico di lavoro, la cui zavorra rimane un peso per i soliti dipendenti, stanno diventando un gigantesco muro oltre il quale è impedito ogni passaggio. Questa la sensazione che abbiamo riscontrato, in seguito a diverse richieste di incontro sindacale cadute puntualmente nel vuoto. Le poche unità di personale schiacciate dal peso di incombenze crescenti, oberate anche dal compito aggiuntivo delle terapie domiciliari e ambulatoriali, tale da richiedere una giornata lavorativa per singolo lavoratore o lavoratrice, ben al di fuori delle ore previste dal contratto. Una reazione a catena che, naturalmente, da un lato schiaccia il personale nella pressa delle crescenti responsabilità e incarichi interni ed esterni e, di conseguenza, l’ impossibilità di fruire delle ferie maturate, che hanno raggiunto una enorme quantità, ma che non possono essere utilizzate per i motivi sopra elencati, non a caso sono intervenute anche le dimissioni dello stesso Direttore Sanitario e di alcuni lavoratori. Un cane che si morde la coda, o meglio, morde la coda a chi non ha la possibilità di poter parlare ed esprimere la propria opinione, partecipando fattivamente al processo produttivo cui contribuisce quotidianamente. Una censura cui presto porremo fine attraverso uno stato di agitazione ricorrendo, se necessario, a tutti gli organismi di controllo preposti alla verifica e al monitoraggio della gestione del denaro pubblico.