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Guardia Sanframondi (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Raffaele Di Lonardo, sindaco di Guardia Sanframondi, sulla restituzione di due opere marmoree del XVII secolo, trafugate nel 1989. 

“Cari Concittadini, è con immenso piacere che Vi comunico il ritrovamento dopo moltissimi anni delle due sculture marmoree di Angeli da capo altare, speculari tra loro, con drappo di foglie e frutta, opera di Domenico Antonio Vaccaro del XVII secolo, trafugate nel 1989 dall’altare Barocco della Chiesa di San Sebastiano di Guardia Sanframondi (Benevento).

Nei giorni scorsi, l’Amministrazione Comunale, da me rappresentata, ha intrapreso una corrispondenza con l’Ambasciata di Francia a Roma inerente le opere marmoree. In tale circostanza sono state trasmesse informazioni storico – artistiche della succitata Chiesa nonché informazioni relative all’operato svolto – tra il 1699 e il 1702 – dai maestri Paolo De Matteis e Domenico Antonio Vaccaro.

A tal proposito, nella giornata di ieri mercoledì 14 Luglio 2021, nella spettacolare cornice del Palazzo Farnese, l’Ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, alla presenza delle alte carico dello Stato, ha riconsegnato alla Repubblica Italiana, rappresentata dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), le suddette opere. 

Le stesse, sono state rintracciate e recuperate grazie alle indagini – sviluppatesi nel 2019 –
coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento e condotte dalla Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC. Le indagini, inoltre hanno coinvolto i carabinieri di Roma-San Pietro, che hanno individuato i beni, in vendita sul sito web di un’importante galleria antiquaria francese. Le successive fasi investigative, una volta informato il collaterale servizio della polizia francese Office Central de lutte contre le trafic des Biens Culturels (OCBC), hanno consentito di accertare che le due sculture erano state affidate in conto vendita da un cittadino inglese, nel frattempo emigrato in Portogallo, il quale interpellato, ha manifestato la sua disponibilità a restituirle spontaneamente. Tali opere, unitamente a quelle presenti nella Chiesa di San Sebastiano, sono la testimonianza storica di una passata economia locale – ma anche culturale – ricca e capace di commissionare opere di tale pregio, nonché motivo di orgoglio per la cittadina Guardiese che ha potuto così recuperare, dopo 32 anni, la prestigiosa testimonianza scultorea del Vaccaro.

Restiamo in attesa del “rientro” ufficiale delle due opere marmoree nella nostra cittadina
nonché nella Chiesa di San Sebastiano loro luogo di appartenenza”.