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Francesca Maio, consigliere comunale d’opposizione a San Giorgio del Sannio, esponente del Movimento Cinque Stelle, interviene con una nota a commento della seduta di Consiglio di lunedì scorso. 

“La seduta di Consiglio svoltasi lunedì ha confermato ancora una volta la profonda avversione che l’Amministrazione comunale ha nei confronti dei cittadini di San Giorgio del Sannio. Non banale incapacità ma autentica avversione, figlia di una mentalità retriva, arroccata nel Palazzo e lontana anni luce dal bene comune. Altrimenti non si spiega per quale ragione il sindaco Mario Pepe e la sua acritica maggioranza boccino proposte foriere di benefici per i tartassati contribuenti. Nell’ambito della discussione sul Bilancio previsionale e del Piano per la tassa rifiuti, il Movimento Cinque Stelle ha presentato due mozioni finalizzate a lenire gli aggravi causati dalla fallimentare gestione del servizio. I cittadini scopriranno tra poche settimane, al ricevimento dei bollettini per il pagamento della Tari 2018, che il conto da pagare sarà ancora più salato dei precedenti. Si tratta del secondo aumento in due anni di gestione Pepe: complimenti!

Ma la cosa è ancor più grave se si considera che ai rincari non corrisponde alcun miglioramento qualitativo che, al contrario, è palesemente peggiorato. Le strade non sono mai state così sporche. Depliant scompaginati, bottiglie in frantumi, involucri di plastica, persino siringhe: ai bordi dei marciapiedi c’è di tutto. I sacchi depositati a sera dalle famiglie vagano per il paese nelle ore notturne sospinti dal vento, in attesa che il sole sia alto e vengano finalmente prelevati da una mano pietosa. I tempi di attesa per consegnare gli ingombranti sono più lunghi di quelli per una visita specialistica. E per i rifiuti sanitari c’è la linea diretta con l’assessore…

Una condizione non degna di un paese decoroso come San Giorgio del Sannio. La responsabilità non è certo dei solerti netturbini, per una semplice ragione: sono gli stessi che operavano in precedenza. Nè dei cittadini tacciati di inciviltà da sindaco e assessore: anche loro non sono certamente mutati negli ultimi ventiquattro mesi. Cosa è cambiato allora? Semplice: la conduzione del servizio, ovvero la ditta. E chi ha voluto ostinatamente portare avanti il rapporto con questa azienda, malgrado il Tar abbia annullato la gara d’appalto e si lavori a tutt’oggi senza contratto? Lo hanno voluto il sindaco Mario Pepe e la sua maggioranza. Ecco chi devono ringraziare i cittadini di San Giorgio del Sannio per lo scempio che si consuma sotto i loro occhi quotidianamente.

Da lunedì i sangiorgesi hanno ulteriori motivi per essere grati a questa Amministrazione. Il Movimento Cinque Stelle ha depositato due mozioni finalizzate l’una alla verifica dei corrispettivi addebitati ai contribuenti per l’anno 2017, l’altra alla promozione degli sgravi previsti dal Regolamento comunale a beneficio di famiglie e negozi. Due proposte di elementare buon senso nell’interesse esclusivo della collettività. Ma evidentemente questi sono argomenti che alla squadra del sindaco non interessano. Dapprima il capogruppo Giuseppe Soricelli ha provato a impedire con motivazioni fasulle che il Consiglio comunale potesse esprimersi. Un becero tentativo naufragato miseramente davanti al palese imbarazzo della Segretaria comunale e del Presidente del Consiglio che hanno accertato la piena legittimità della nostra iniziativa. Il sindaco ha poi cercato di blandirci prefigurando un possibile voto favorevole futuro in cambio del ritiro delle mozioni. Purtroppo per lui, noi non dimentichiamo. Lo scorso anno accogliemmo tale proposta e accettammo il rinvio della mozione per l’innalzamento della quota di sconti per i cittadini che effettuano il compostaggio dei rifiuti. Ma la nostra fiducia fu clamorosamente tradita dalla Amministrazione che accantonò la proposta in un cassetto, costretta quattro mesi dopo a portarla in Consiglio su minaccia di ricorso al Prefetto. Chiaramente poi bocciarono anche quella, vanificando la possibilità per i cittadini virtuosi di ottenere un sacrosanto sgravio in bolletta.

Per questo abbiamo preteso che fosse rispettata la legge e che le due mozioni regolarmente presentate venissero poste in votazione affinché ognuno assumesse le proprie responsabilità. La nostra è stata quella di produrre atti per migliorare il rapporto tra Ente e cittadini in un settore che già troppi problemi ha causato. E diamo atto ai consiglieri Claudio Ricci, Felice Barricella e Giovanna Annese, pur schierati su posizioni diverse dalle nostre, di aver riconosciuto la bontà dell’iniziativa approvandola nell’interesse dei cittadini. Il sindaco Pepe e la sua maggioranza hanno invece anteposto l’orgoglio di parte al bene della collettività. Dovrebbero vergognarsene”.