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“Sembra un matrimonio e invece per noi è l’evento del millennio”, dice Sara Luciano, la Coordinatrice del progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) di Sassinoro, piccolo comune Welcome in provincia di Benevento. Sara è una dei due testimoni di nozze di Fanta e Mohammed, arrivati a Sassinoro nell’ottobre del 2019.

Come riporta il sito vita.it in un articolo di Gabriella Debora Giorgione, Fanta era partita per sfuggire ad un matrimonio combinato per lei dalla sua famiglia e anche perché il suo sogno erano l’Europa ed una vita libera dal bisogno e dalle costrizioni. Durante il viaggio, conosce Mohammed che ha il suo stesso sogno. Si innamorano e proseguono la strada insieme, anche se in Africa “Europa” significa superare indenni gli orrori della Libia. Ma Fanta, Mohammed e il piccolo Crist, il loro bimbo nato durante il viaggio, riescono ad arrivare in Italia già titolari di protezione internazionale e questo li salva dai Decreti Salvini. Vengono destinati al SAI di Sassinoro e qui comincia la loro seconda vita, a partire dalla nascita di Mariama, la loro seconda figlia. Sono analfabeti e senza lavoro. Aiutati dalla pandemia che li costringe a casa, si mettono a studiare e nel giugno del 2020 conseguono il livello A2 di italiano.

Non mancano le offerte di lavoro in ambito edile ma lontano da casa per Mohammed, ma la coppia decide che Mohammed accetterà il lavoro ma che Sassinoro è il “luogo” in cui restare e far crescere Crist e Mariama, è la comunità nella quale investire il loro sogno di futuro. Insomma, Sassinoro, “paese dell’acqua” e piccolo comune di un’area interna del mezzogiorno italiano, è “l’Europa” di Fanta e Mohammed.

“È stata un’integrazione reciproca – spiega Sara Luciano, che ha coordinato una équipe instancabile in questo processo di integrazione – i sassinoresi hanno aperto i loro cuori, ma Fanta e Mohammed sono andati casa per casa, persona per persona, a farsi conoscere. Li hanno coinvolti, li hanno chiamati quando avevano bisogno, hanno cercato il dialogo e la vicinanza ogni giorno, nel fare la spesa o nel chiedere aiuto per i bambini oppure anche solo per fare due chiacchiere”.

È vero, è un “evento del millennio”, una “conversione” culturale e antropologica. Era tutto scritto nelle tre pagine del “Manifesto per una Rete dei piccoli comuni del welcome” emanato nel 2016 dalla Caritas Diocesana di don Nicola De Blasio e Angelo Moretti.