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Benevento – Il nome di Leonardo Semplici si lega indissolubilmente a quello della Spal. Alla guida della compagine di Ferrara, il tecnico fiorentino ha scalato le categorie, passando dalla serie C all’olimpo della A in sole due stagioni. Un cammino compiuto a braccetto con il Benevento, entrando di diritto nella storia. E il destino mise faccia a faccia il Benevento e Semplici proprio nella loro prima volta in serie B. Stagione 2016/17, il campionato di sanniti ed estensi si apriva al “Ciro Vigorito” con il successo all’inglese dei giallorossi con il rigore di Ciciretti e l’acuto di Puscas. A fine anno entrambe furono nuovamente promosse.

Ricordo le sfide con Baroni, siamo dello stesso paese, i nostri genitori abitano nella stessa via“, racconta al telefono Semplici, prima di volgere lo sguardo al presente, “non mi aspettavo queste difficoltà da parte del Benevento, l’anno scorso aveva disputato un buon campionato raggiungendo i play off. E’ ripartito con lo stesso allenatore e poi c’è stato l’avvicendamento, evidentemente sono emerse altre problematiche. Leggendo la formazione e le informazioni che arrivano, ad esempio, sono fuori tanti giocatori. Nel complesso, quella giallorossa è una rosa costruita per raggiungere i play off, se non qualcosa di più, diciamo che in questo momento sono un po’ in ritardo“.

Dal sogno promozione, al ritrovarsi invischiati in zona retrocessione. Un mondo capovolto, in cui la Strega si è ritrovata inaspettatamente immersa. “Presidente e direttore sportivo sono esperti, hanno vissuto situazioni belle e meno piacevoli, sanno come gestire determinati momenti. Certo, gli investimenti fatti e l’arrivo di Cannavaro facevano pensare a un ritorno più rapido in una zona tranquilla, più consona agli obiettivi. Il Benevento sta vivendo un momento di difficoltà dal punto di vista dei risultati, bisogna dare tempo al nuovo allenatore di conoscere la rosa e portare la sua mentalità“.

Cannavaro da una parte, De Rossi dall’altra. Due campioni del mondo che sabato si sfideranno nelle loro nuove vesti: “Sono stati grandi campioni, ma essere stato un giocatore eccezionale non significa essere automaticamente un bravo allenatore. Entrambi hanno le necessarie qualità per fare bene, dovranno seguire un determinato percorso per dimostrare la loro idea, la loro mentalità, il loro modo di far esprimere la squadra“.

La Spal è cambiata tanto, è cambiata la società e si sono alternati diversi allenatori. Considerando la squadra allestita, credo che questo sia stato pensato come un anno di transizione“, prosegue Semplici, palesando il feeling speciale che lo lega agli estensi, “Ferrara resta una piazza importante, con un tifo rilevante, giocare al Paolo Mazza è sempre difficile e sarà così anche sabato per il Benevento. Sarà una partita complicata per i giallorossi, l’avvento di De Rossi ha portato risultati positivi e dato serenità all’ambiente. La tifoseria sarà il dodicesimo uomo in campo. Mi aspetto una gara bella, da vedere. Per chi farò il tifo? E’ scontato, perché alla Spal ho trascorso cinque splendidi anni“.

Stagioni durante le quali ha allenato tanti calciatori, tra questi due attesi protagonisti del prossimo confronto. “Non so cosa sia mancato a Moncini durante l’esperienza di Benevento, da fuori è difficile analizzare il momento di un calciatore. Ha le qualità per diventare un giocatore importante, soprattutto in serie B. Gli auguro di raggiungere la doppia cifra, dalla sua stagione dipende il futuro della Spal“, è il pensiero del tecnico classe ’67, “Schiattarella con me a vinto una serie B e disputato due stagioni in A. Avevamo un grande rapporto, in quel periodo è cresciuto tanto e sono stato io a spostarlo da mezzala portandolo davanti alla difesa. Credo che sia un ruolo che, per esperienza e caratteristiche, stia svolgendo molto bene, si è sempre fatto apprezzare. E’ un uomo squadra, il ritorno al Benevento è stata la scelta migliore“.

Parole di chi segue sempre con interesse il mondo del calcio, perché alle passioni è impossibile rinunciare. Un mondo che presto, si spera, tornerà a spalancare le proprie porte all’allenatore toscano. “Ci tenevo a precisare una cosa. A inizio campionato si era fatto il mio nome per il Benevento e qualcuno ha riportato che avrei rifiutato, cosa assolutamente non vera. Conosco la piazza e conosco il presidente Vigorito, persona di cui ho grande stima. Parliamo di una società che ha grandi potenzialità, un tifo straordinario e uno dei migliori direttori sportivi del campionato. Non mi sarei mai permesso di rifiutare una eventuale proposta“, chiarisce in conclusione Semplici, “mi auguro che presto possa arrivare una proposta per ripartire, per poter portare la mia mentalità a una squadra, cercando di raggiungere l’obiettivo societario e valorizzare i calciatori. Adesso la serie A si fermerà, bisognerà attendere ma in questi mesi ne ho approfittato per aggiornarmi e prepararmi a rientrare“.