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“Sensibilità ed attenzione nei confronti dei minori che accedono alla Casa Circondariale di Capodimonte per visitare i genitori che vi sono ristretti”.

E’ quanto emerso stamani in relazione alla volontà della Direzione della Casa Circondariale sannita di confermare lo spazio adibito a ludoteca a disposizione dei  visitatori più piccoli del carcere, quelli nella fascia d’età tra i 2 e i 14 anni che vivono il disagio della carenza di affetti genitoriali e le difficoltà immaginabili di approccio ad una struttura di restrizioni.

Lo spazio  aperto 12 mesi or sono, proprio a favore di questi minori, ha in parte esaurito la propria funzione perché i piccoli in visita hanno riempito di fatto le pareti di disegni, come peraltro era stato loro richiesto in attesa dell’incontro con i genitori. Esaurita la parete, ora si è pensato di dotare i piccoli ospiti di materiale idoneo a ad esprimere la propria sensibilità artistica: infatti sono stati messi a disposizione da parte della Direzione carceraria quaderni e block notes. A tal proposito, questa mattina, è stata siglata una nuova intesa tra il direttore del carcere Gianfranco Marcello e  il Centro di Aiuto al minore Telefono Azzurro, nella persona di Carla Miele.

Il direttore Marcello ha sottolineato: “Per i familiari e figli dei detenuti è fondamentale questo tipo di supporto. Si attenua cosi l’impatto con la struttura carceraria per i bambini che vengono in visita dei propri familiari. Potrebbe essere brutale arrivare qui, e veder agenti in divisa con pistole o confrontarsi con la struttura in cemento. Se un minore, invece, viene accolto in una ludoteca e può giocare, sembra quasi di non entrare in carcere”. Ha preso la parola anche Carla Miele del Centro Aiuto ed ha spiegato: “I genitori sono contenti di questa opportunità. L’esperimento, sino ad ora, ha funzionato”. Sull’idea infine di poter creare dei libretti per i disegni dei bambini, la Miele ha confermato: “Stiamo studiando con il direttore la possibilità di scatenare la fantasia dei minori. C’è chi vuole scrivere, disegnare. Lasciandoli liberi, cerchiamo di tranquillizzarli”