Benevento- Una mattinata a Palazzo Paolo V incentrata sul fascino, il mistero e lo studio delle epigrafi di Benevento presenti su palazzi e ambienti vari. Un seminario, organizzato dall’associazione degli Amici del Museo con il patrocinio del Comune di Benevento, in cooperazione con il Liceo Classico “Giannone” e l’Istituto Tecnico “Alberti” ha aperto un ampio dibattito di alto profilo scientifico sul cospicuo patrimonio lapideo di cui la città è ricca.
In città di contano almeno un migliaio di pietre scolpite con iscrizioni di varia natura e diverso significato risalenti per lo più all’epoca romana e che costituiscono parte integrante dalla nostra storia. Queste epigrafi sono state spesso ricollocate, dopo l’abbattimento dell’edificio cui erano in origine destinate, in altri ambienti spesso del tutto incongrui. Lo studio di queste pietra, riservato certamente a specialisti, consente di scoprire pagine nuove della nostra storia. Ne hanno discusso studiosi eminenti come il finlandese Heikki Solin, professore di Filologia classica dell’Università di Helsinki e la docente beneventana del Liceo Classico “Giannone” Paola Caruso, autrice proprio con lo studioso scandinavo di importanti pubblicazioni sull’argomento.
Vestigia presenti in ogni angolo di Benevento a testimonianza di un processo storico e architettonico senza soluzioni di continuità fino ad i giorni nostri. Un patrimonio fatto di testimonianza di vita giuridica storica e politica che resiste alle intemperie del tempo e giunge a noi per consegnarci notizie riguardanti la vita civile della Benevento romana. Oggetto del seminario le ricerche epigrafiche dal 2009 ad oggi con il contributo prestigioso del docente Heikki Solin, giunto in città per meglio approfondire il portato della materia e aggiornare circa le recenti scoperte filologiche in materia.
“Capire lo studio delle fonti antiche attraverso le epigrafi significa analizzare una fetta di passato che pur essendo sotto i nostri occhi fa fatica ad emergere. Lo studio ci restituisce frammenti di vita vissuta, altrimenti impossibile da decodificare”. Quindi ha aggiunto: “Abbiamo scoperto almeno una cinquantina di nuove iscrizioni che sono un arricchimento al corpus già conosciuto. Alcune molto interessanti. E non smettono di venir fuori nuovi testi”.
E’ intervenuto l’assessore comunale al Turismo Attilio Cappa che ha detto: “Il patrimonio di epigrafi di studi e ritrovamenti sono stati alquanto sporadici. In città il patrimonio è stato vandalizzato”. Ai tanti giovani presenti ha esortato: “Il patrimonio storico culturale di grande entità in questo territorio. Occorre averne tutela e vigilanza del patrimonio. Questi reperti devono essere raccontati”.