A prescindere, come diceva Totò, dall’esito finale di questa stagione, un merito va già riconosciuto a mister Auteri: le partite si vincono e si perdono, dipende anche dagli episodi e dalla Dea Bendata, ma per avere qualche speranza di emergere serve lo spirito giusto che non si compra certo al supermercato. Il fuoco che arde in chi ha voglia di andare oltre i propri limiti nel calcio è qualcosa che solo pochi uomini sono capaci di accendere. In tale compito, don Gaetano da Floridia si sta rivelando il tassello che mancava per dare un senso ad una stagione che solo a dicembre stava assumendo le forme di un nuovo calice amaro da mandare giù, dopo lo sciagurato ritorno in Lega Pro.
Fin dal suo primo giorno ‘l’Auteri pensiero’ è stato chiaro a tutti: prima ancora di parlare di schemi, condizione fisica e formazione è necessario “dare una identità forte”, come sottolineò appena messo piede nel Sannio. A distanza di oltre un mese, quel proposito si è materializzato nel match dello ‘Scida’, forse il migliore della sua gestione, come ha fatto intendere lo stesso Auteri analizzando davanti ai microfoni la prova dei suoi ragazzi. Rispetto alle sfide precedenti, in Calabria i giallorossi hanno offerto una prestazione soprattutto di testa e non solo di pancia evidenziando, ormai, di essere entrati in piena sintonia con il modo di intendere il calcio dell’allenatore. Certo, i meccanismi sono ancora distanti dall’essere perfetti, ma su un campo tra i più difficili del girone, il Benevento ha provato sempre a fare la partita, evitando allo stesso tempo di prestare il fianco alle ripartenze dei padroni di casa, con l’unica nota negativa rappresentata dallo scarso cinismo.
Le giocate di prima di un Ciciretti in grande spolvero hanno spesso fatto saltare il banco creando scompiglio nella retroguardia dei pitagorici e alla sua gara è mancato solo il gol. Sulla punizione dal limite nel primo tempo è servito un mezzo miracolo del portiere per impedire a Ciciretti la rete, mentre ha dell’incredibile quanto sbagliato nella ripresa sull’assist di Lanini. Forse la troppa sicurezza ha spinto l’attaccante ad aggredire poco quel pallone, ma ad essere onesti il rimbalzo non perfetto potrebbe avere avuto un forte impatto nella direzione data alla sfera da Ciciretti.
Auteri, da buon padre di famiglia, ha bacchettato in maniera soft i suoi attaccanti invitandoli solo ad essere più cinici, ma è chiaro che i due punti gettati al vento a Crotone rischiano di avere un peso specifico enorme nel cammino dei giallorossi. In ogni caso, è inutile piangere sul latte versato. Dietro l’angolo c’è già la sfida del ‘Ciro Vigorito’ di giovedì (20:45) contro il Cerignola, squadra che naviga in zona playoff. Possibili molti cambi nell’undici di partenza rispetto a quello sceso in campo ieri per gestire le forze, anche alla luce del successivo impegno ravvicinato di Picerno. La squadra questa mattina è ritornata nel Sannio e riprenderà la marcia di avvicinamento alla prossima gara con una seduta prevista domani pomeriggio all’Imbriani.