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Benevento – Lo sport si schiera contro le mafie. Manifestazione silenziosa ma egualmente significativa questa mattina sul sagrato della Parrocchia di San Modesto degli iscritti alla Us Acli Sport  di Benevento che hanno voluto onorare le vittime innocenti della mafia aderendo alla Giornata nazionale indetta da quasi tre decenni dalla Associazione Libera. 

Indossando una maglietta  che recitava: “Lo Sport non vi dimentica”, gli atleti dell’Associazione presieduta da Alessandro Pepe,  si sono stretti idealmente a quanti hanno subito sulla propria pelle la logica prevaricatrice e criminale della mafia. Mentre don Nicola De Blasio, parroco di San Modesto, celebrava la Santa Messa, il mondo dello sport ha voluto dimostrare di non essere avulsa dalla realtà sociale e politica e di stare dalla parte della democrazia e della legalità. Era presente stamane anche il referente del Coordinamento provinciale dell’Associazione Libera Michele Martino e il referente del Coni Provinciale, Mario Collarile.

Il presidente Pepe ha sottolineato: “Ricordiamo chi è caduto per degli ideali. Bisogna credere in questi ideali. La mafia non è soltanto  una strage ma anche il modo di pensare. Dobbiamo abbattere questi muri e farlo anche attraverso lo sport. Non bisogna dimenticare questa commemorazione. Occorre sensibilizzare le coscienze umane”.

Il referente di Libera Martino questa mattina ha detto: “Lo sport è parte integrante di Libera. Lo sport è una palestra che educa alla vita, al rispetto delle regole. Molto speso lo sport è mortificato dalla criminalità come ad esempio il doping che offende la cultura della lealtà. Lo sport è scuola di vita”.

Don Nicola De Blasio parroco di San Modesto ha esortato a non dimenticare: “E’ fondamentale tenere vivo il ricordo, noi siamo una società che tende a dimenticare già quello che è successo ieri. Abbiamo già dimenticato la solidarietà durante la terribile  alluvione del 2015 che colpì il Sannio. C’è chi ha sacrificato la propria vita per avere una società più giusta. Non serve la ricchezza materiale, ma avere il rispetto della dignità umana, la tutela del bene comune per vivere una vita dignitosa”.