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Benevento – E chi se lo dimentica quel 6 gennaio lì. Festività appena smaltite, campionato nuovamente alle porte. Il Benevento ha in calendario un derby tutto da giocare al Menti di Castellammare conto la Juve Stabia di Pippo Pancaro. Gremite le gradinate gialloblù, calde come non mai per inseguire il sogno della B. Già, perché il Benevento di Brini e quella Juve Stabia si contendevano un posto nel salotto d’onore insieme alla Salernitana di Menichini, nella speranza di evitare i play off alla loro prima volta in formato “maratona”. Il 2015 era appena iniziato e da lì sono trascorsi soltanto tre anni. Sembra un paradosso ma è così: in quell’arco temporale la Strega ha scalato la montagna del calcio italiano, mentre la Juve Stabia è in crisi d’identità, nei bassifondi del girone meridionale di serie C. Qualcuno ama definirle porte scorrevoli, ma la sensazione è che quel pomeriggio la storia dei due club abbia leggermente svoltato, nonostante la Strega al termine della stagione regolare si sia poi ritrovata a vivere l’amara delusione del ko fatale contro il Como per mano di Simone Ganz. 

Quel 6 gennaio ricorse l’Eusepifania. Il Sannio impazzì per la doppietta di Re Umberto Eusepi, che a fine stagione si laureò capocannoniere davanti alla punta del Melfi, Salvatore Caturano, e all’attaccante della Salernitana Caetano Calil. Quando la gara sembrava ormai segnata dal vantaggio firmato da Di Carmine nel primo tempo, le due reti del “puntero” giallorosso ribaltarono tutto grazie alla complicità di un Fabio Mazzeo gettato nella mischia al momento giusto. Due gol nel giro di tre minuti, tra il 73′ e il 76′, diedero la spinta decisiva per un successo fondamentale. I superstiti in quel Benevento, che nei successivi due anni avrebbe compiuto poi il doppio salto, sono Piscitelli, Melara e Lucioni. Il portiere si produsse in un miracolo nel finale che gli costò anche un noioso infortunio, il centrocampista subentrò nella ripresa al posto di Alfageme, mentre lo “zio” comandò la difesa dal primo minuto con la stessa naturalezza mostrata nelle ultime uscite in massima serie.  

L’altro precedente recente, un po’ più amaro, riguarda invece il 2013 quando al Vigorito il 6 gennaio fece tappa il Perugia di Camplone. Lega Pro anche quella volta, ma per la Strega finì male. Decise un gol di Ciofani che al 38′ del primo tempo mise al tappeto la compagine a quel tempo allenata da Ugolotti. In quel Perugia militava, tra gli altri, anche Politano, che nel frattempo ha percorso tanta strada con la maglia del Sassuolo. Ma di strada ne ha fatta soprattutto il Benevento, che contro la Samp proverà a tirar fuori dalla calza qualche dolce sorpresa.