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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’Associazione internazionale culturale di Orfeo in merito ai fatti accaduti a Piazza Piano di Corte.

La scrivente associazione, nella persona della legale rappresentante Zhao Peiye Lavinia, rappresenta quanto segue.
Nella notte fra il 12 ed il 13 maggio alcuni iscritti alla nostra associazione, di nazionalità cinese, studenti presso il Conservatorio di Benevento e residenti in città, sono stati aggrediti e malmenati da sconosciuti in pieno centro cittadino con toni chiaramente razzisti.
I fatti sono avvenuti in piazza Piano di Corte, all’angolo con via Bartolomeo Camerario. 
Mentre i giovani studenti uscivano da un bar sono stati minacciati di morte da persone che dicevano che i cinesi sono gentaglia e devono lasciare Benevento. Gli aggressori hanno utilizzato anche dei bastoni, mentre una ragazza cinese che stava effettuando delle riprese
con il cellulare veniva a sua volta malmenata e strattonata per i capelli.
A quel punto sono stati chiamato i Carabinieri, e solo quando hanno li visti arrivare gli aggressori si sono fermati e sono fuggiti a bordo della loro autovettura.
Alla scena hanno assistito il proprietario del bar e una signora che abita proprio sopra al bar.
Gli studenti aggrediti sono stati medicati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli.
E’ stato conferito mandato legale per l’opportuna denuncia querela. Quanto avvenuto rappresenta una grave offesa alla comunità cinese che ha scelto questa città per vivere e studiare in Italia.
Ci rivolgiamo al sindaco Mastella per chiedere una formale presa di posizione (cosa che ha fatto in giornata, ndr) ed una ferma condanna nei confronti di questi atteggiamenti razzisti e violenti, che purtroppo non si verificano per la prima volta.
Fino all’episodio di stanotte non era stata formalizzata alcuna denuncia, ma anche su sollecitazione dei nostri congiunti che si trovano in Cina, giustamente preoccupati, preannunciamo e ribadiamo da un lato la volontà di restare nella Vostra bella città, ma dall’altro che l’eventuale ripetersi di episodi di razzismo costringerà diversi studenti a trasferirsi in contesti più accoglienti.