- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sulla questione del taglio dei pini al viale Atlantici a intervenire nuovamente è la consigliera del Partito Democratico a palazzo Mosti Marialetizia Varricchio. Scrive l’esponente dell’opposizione:

Dopo la mia interrogazione sono stata contattata da tantissimi cittadini, che mi hanno manifestato il loro disappunto per la triste situazione del taglio dei pini al Viale Atlantici. Questa vicenda se non altro un primo effetto l’ha ottenuto: quello di risvegliare le coscienze e il pollice verde di tante persone che hanno compreso il grave danno ambientale che si sta perpetrando ai danni della comunità. Io mi sono soltanto chiesta se questo intervento fosse inevitabile e sia stato fatto tutto il possibile per scongiurarlo o limitarlo. Ho chiesto a quali professionalità il Comune si fosse rivolto e che tipo di analisi specifiche fossero state commissionate per la valutazione di stabilità, se si potesse intervenire in modo meno impattante e in tutta risposta sono stata sbeffeggiata dai rappresentanti dell’Amministrazione. Salvo poi apprendere dal comunicato dell’Ordine degli Agronomi che lo stesso ha espresso identiche perplessità ed ha invitato l’Amministrazione a rivolgersi a specialisti del settore. Questo perché qualora ci fosse la possibilità di salvarne almeno uno, è un dovere civico quello di provarci con tutte le nostre forze. Al di là della questione affettiva, paesaggistica o di immagine, quegli alberi rappresentano uno dei pochi polmoni verdi rimasti in città oltre che una risorsa preziosissima per l’ecosistema urbano. Fermo restando la consapevolezza che una soluzione dovesse essere trovata, per via dei danni che le radici dei pini stanno creando ai cittadini ed alla viabilità, sarebbe stato opportuno però, che all’extrema ratio dell’abbattimento, facesse seguito o fosse già pronta una soluzione (come lo è stata la decisione di abbattere) per riqualificare velocemente e adeguatamente il verde eliminato. Tenendo anche in debita considerazione le continue ed ormai abituali chiusure al traffico domenicali dovute agli alti livelli di smog in città. La mia battaglia non finisce qui, ed il Comune dovrà dimostrare documenti e perizie alla mano che non c’erano alternative al taglio e che nessuno degli alberi poteva essere salvato. Ora ci dicono che sarà indetto un concorso di idee per decidere in che modo sostituirli. Invece di indire “concorsi di idee”, sarebbe opportuno, data la complessità della materia, affidare a tecnici esperti la scelta delle specie arboree da sostituire“.