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Benevento – I livelli di potabilità dei pozzi di Campo Mazzone e di Pezzapiana sono ancora accettabili, ma non quelli dell’inquinamento ambientale che, al contrario, sono schizzati verso l’alto e destano ora qualche preoccupazione.

Questo l’esito di una nuova riunione convocata dal Prefetto Francesco Cappetta al Palazzo del Governo sul presunto inquinamento da tetracloroetilene nei pozzi della città nella sua parte a ridosso del fiume Calore. Il responso è stato dato dai tecnici dall’Arpac, dalla sua presidente Evelina Barricella e dai tecnici. Tuttavia non hanno individuato i motivi di questa impennata dei valori.

Nei prossimi giorni, entro la fine del mese, sarà consegnato il Piano delle caratterizzazioni degli inquinanti presenti nell’area, ma se ne ignorano tuttora, a quanto si è appreso, le cause della contaminazione e gli eventuali responsabili.

Ci sono ipotesi da vagliare e soprattutto da verificare.  Alla riunione odierna presenti il Comune, con l’assessore comunale all’Ambiente Luigi De Nigris; la Gesesa, con il presidente Luigi Abbate e l’amministratore delegato Vittorio Cuciniello; presente anche la Regione con il Dirigente del Ciclo Integrato delle Acque, Ciro Pesacane, e la Provincia, con il consigliere Michele Napoletano.

L’Artea, società incaricata della caratterizzazione per conto di Palazzo Mosti  ha accertato, a fine giugno, la presenza di tetracloroetilene fino a 5,00 microgrammi/litro – la soglia di contaminazione è 1,1 microgr/litro – nei pozzi scavati al rione Ferrovia.

La direttrice dell’Arpac Barricella ha sottolineato: “La situazione non è di facile risoluzione, ma la fase di avanzamento dell’indagine ha prodotto una prima indagine preliminare. Ora seguirà la valutazione del piano di  caratterizzazione. Cercheremo di mettere una parola fine sul livello di contaminazione e quindi eventualmente pensare ad una bonifica”.

La Barricella ha poi sottolineato che occorrerà un’ulteriore fase di campionamento.  Sull’eventualità dei rischi ambientali la direttrice ha detto: “Va affrontato con tutti i crismi. Servirà attività di campionamento e che vengano indagati tutti i pozzi privati dell’industrie. Infine va rimarcato come la Regione Campania ha voluto rassicurare i presenti in quanto, secondo il dirigente, gli enti sanniti hanno lavorato correttamente”.