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 Telese Terme (Bn) – “Ascoltiamo continuamente inviti a non uscire, ma se le persone non devono uscire di casa qual è il senso di farci rimanere aperti?

Abbiamo investito in termini di protocolli per garantire la massima sicurezza della frequentazione da parte della clientela. Oggi però le persone non escono più, quindi non fanno acquisti e non vanno al ristorante, in pratica per noi è già un lockdown”. E’ il grido di aiuto di un’intera categoria. Quella dei commercianti e dei ristoratori di Telese Terme che iniziano a fare i conti con la crisi legata alla seconda ondata dell’emergenza coronavirus. 

Le nuove misure restrittive emanate sia a livello nazionale, che a livello regionale, sono un’ulteriore stretta verso un sistema già in sofferenza, che ha registrato perdite significative nel corso degli ultimi mesi tra lockdown e protocolli necessari per la ripartenza. “Abbiamo messo in atto tutte le misure di sicurezza che ci sono state chieste e ci siamo impegnati tutti a rispettare e a far rispettare le regole” ha spiegato Giovanna De Lucia, titolare di un’attività commerciale. “Le nostre sono piccole attività, non creano assembramenti”. 

Dopo la lieve ripresa registrata nei mesi estivi, ristoranti, bar, botteghe e negozi avevano ripreso fiato. Ora però la situazione epidemiologica nel nostro Paese e in regione continua a farsi sempre più critica. Ieri i nuovi casi di Covid-19 in Campania hanno superato quota 3mila, oggi il picco più alto di contagi con 3186 nuovi positivi, e da più parti si chiedono misure ancor più incisive. 

Le serrande dei negozi sono alzate, ma pochi avventori. Viale Minieri e corso Trieste deserti. Si lavora poco, ma si sta lo stesso con le attività aperte. Il gioco vale la candela? Pare di no, ma in qualche modo si prova ad andare avanti. I commercianti quindi chiedono aiuti, sgravi fiscali e agevolazioni per le categorie. “Chiediamo una riduzione delle tesse, degli affitti e chiediamo inoltre di non fare terrorismo psicologico sulle persone” ha precisato Grazia Nicar, gestore di un bar in centro. 

Dopo un appello a “limitare le spese sulle grandi piattaforme on line, acquistando anche solo quello che è strettamente necessario nelle attività del territorio”, l’appello più importante “aiutateci, dateci una mano e noi vi assicuriamo da parte nostra la massima sicurezza nell’entrare nelle nostre attività” ha concluso De Lucia. 

Con l’ordinanza emanata a seguito del nuovo Dpcm, il Governatore Vincenzo De Luca ha disposto il divieto di spostamenti tra province per limitare ulteriormente i contatti tra le persone e ridurre la diffusione del virus: “E’ una chiusura che ci penalizza molto” ha affermato Clelia Carizzi, titolare di un negozio di abbigliamento. “Diversi cittadini della provincia di Caserta venivano qui a fare i loro acquisti, ora non possono più farlo”. 

I commercianti però non rinunciano alla magia del Natale: “In collaborazione con le scuole, seppur a distanza, per mantenere viva l’atmosfera natalizia abbiamo deciso, nonostante tutto, di allestire le vetrine, di mettere le luci di Natale perché al di là di come andrà nessuno deve privarci di una tradizione così forte”. 

Le interviste nel servizio video.