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E’ stata scoperta dal sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso e dai parroci don Gerardo Piscitelli e don Giammaria Cipollone la statua di S. Alfonso Maria de’ Liguori che verrà sistemata nella nuova chiesa la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 25 giugno.

Si è trattato di un momento di grande emozione, così come hanno poi confermato i presenti. 

“La statua è stata realizzata ad Ortisei dagli artigiani della bottega Ferdinando Perathoner, antica e grande famiglia di scultori gardenesi – ha spiegato don Giammaria -. Lo scultore ha 84 anni. Si tratta di un pezzo unico realizzato su nostro disegno, perché volevamo per la nuova chiesa una statua unica”.

Un momento emozionante, sicuramente, ma anche molto importante per la nostra comunità – ha specificato don Gerardo Piscitelli -. Perché testimonia un momento di crescita nel cammino di comunione tra i paesi della diocesi. Ricordiamo che S. Alfonso, che ha introdotto a Napoli le “cappelle serotine”, una creazione originale dell’irradiarsi della sua fede tra gli umili, è il Patrono di Sant’Agata de’ Goti, dunque c’è questo tratto che attraversa tutta la nostra diocesi caratterizzandone la profonda e diffusa radice spirituale”.

“Attraverso la sua intercessione la benedizione di Dio alla nostra comunità deve diventare impegno, sprone al nostro essere comunità, al nostro stare insieme e in questo desiderio così profondo di essere annunciatori di speranza a partire dagli ultimi”, ha poi aggiunto don Giammaria.

Entrambi i parroci di Telese hanno sottolineato la bellezza artistica dell’opera e anche la capacità di trasferire il messaggio di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che indica ancora con vigore la strada maestra per avvicinare le coscienze al volto accogliente del Padre ricordando che la proposta teologica alfonsiana nasce dall’ascolto e dall’accoglienza della fragilità degli uomini e delle donne più abbandonati spiritualmente.

“S. Alfonso è stato cantore della bellezza di Dio ed evangelizzatore dei poveri – hanno proseguito don Gerardo e don Giammaria -. L’atteggiamento della figura della statua vuole esprimere proprio questo: il volto solare e sorridente è un invito alla contemplazione e alla preghiera. E anche l’atteggiamento delle mani, la sinistra rivolta al popolo in senso di accoglienza delle preghiere e la destra in segno benedicente. Dal volto traspare una spiritualità profonda e soprattutto il messaggio di accoglienza verso gli altri che ha portato S. Alfonso, modello di impegno pastorale per chiunque vive intensamente la sfida dell’evangelizzazione e della misericordia che si fa carità”.

Il primo cittadino segue con grande attenzione tutte le fasi preliminari all’apertura della nuova chiesa alle porte della città. “Per Telese, come giustamente hanno più volte detto i nostri parroci, aver dedicato questa chiesa a S. Alfonso è il simbolo tangibile di un progetto di crescita per tutti i paesi della diocesi e della valle telesina – ha affermato Giovanni Caporaso. Sono profondamente grato a don Gerardo e a don Giammaria che ci stanno accompagnando in questo cammino verso il 25 giugno, data di inaugurazione della chiesa, che è soprattutto un cammino spirituale. Loro, con la benedizione e la guida del nostro vescovo Giuseppe Mazzafaro, hanno saputo trovare la strada che non allontani, ma avvicini i cuori a Dio, così come fece Alfonso con il suo insegnamento spirituale e morale. E sono grato, oltre che a don Giuseppe Mazzafaro, anche al suo predecessore don Mimmo Battaglia e soprattutto a mons. De Rosa con il quale partì il progetto della nuova chiesa”.  

La statua dedicata a S. Alfonso è una delle due grandi opere per la chiesa nuova. L’altra “Maria Madre della famiglia” sarà pronta per settembre.