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Continua il processo a carico di Giuseppe Maglione, 26 anni di Montesarchio (avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio), arrestato la notte dell’8 dicembre 2022, accusato di tentato omicidio premeditato e porto e detenzione illegale di arma. Il giovane aveva ridotto in fin di vita Emilio Arpaia, un 30enne del posto tanto da rendere necessario il trasferimento in elicottero presso il Policlinico di Napoli. L’episodio in via San Martino a Montesarchio. Un battibecco iniziato dentro a un locale nel corso di una normale serata di movida in Valle Caudina. Poi la violenta lite. Ventidue le coltellate inflitte al ragazzo in varie parti del corpo, soprattutto all’altezza del torace e del petto.

Nell’ultima udienza presso il Tribunale di Benevento in composizione collegiale, Presidente Dott. Sergio Pezza e giudice a latere Dott. Salvatore Perrotta e Dott Francesco Murgo, sono stati escussi come testimoni i carabinieri del Comando di Montesarchio. Dinanzi al collegio sono stati ascoltati il Maresciallo Maggiore Giaconella, attuale comandante della Stazione dei Carabinieri di Airola, ma all’epoca dei fatti in servizio al Comando di Montesarchio, il Maresciallo Pastore e il Maresciallo Compagnoni. I controesami svolti dai legali dell’imputato sono stati molto dettagliati e puntuali, tanto da far emergere delle novità a favore di Maglione, iniziando in questo modo a delineare la vicenda in maniera diversa da come la prospetta l’accusa. Prossima udienza fissata per il 23 febbraio, quando saranno sentiti ulteriori testimoni tra cui altri Carabinieri del Comando di Montesarchio. 

 

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