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Cerignola – Al termine della sfida di Serie C contro il Benevento, Ivan Tisci ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dal tecnico dell’Audace Cerignola dopo la gara contro i giallorossi di Matteo Andreoletti.

Gara – E’ stata una partita difficile contro una squadra forte, con giocatori di tutto rispetto. Dovevamo essere perfetti, forse ci è mancato qualcosa negli ultimi metri ma ci siamo arrivati spesso. Siamo cresciuti nella seconda parte, segno che volevamo portare a casa la vittoria. Con queste prestazioni la vena realizzativa ci premierà. 

Reti – Quando la squadra crea e non fa gol si parla di cinismo, di cattiveria. Ho un parco giocatori importanti in attacco e in queste partite tutti hanno avuto modo di andare a segno. Nel gioco corale e nel sacrificio stanno facendo bene, i gol arriveranno.

Difesa – Martinelli non lo scopriamo noi, lo abbiamo preso per alzare il livello tecnico e di esperienza della squadra. Tutti si sacrificano e giocare con tre giocatori offensivi non significa andare all’arrembaggio. Concedere poco al Benevento è motivo di soddisfazione, siamo stati tutti molto bravi e il reparto difensivo ha giocato molto bene.

Benevento – Mi aspettavo una partenza forte e aggressiva, la formazione iniziale lo dimostra. Parlare dell’organico è superfluo, ci sono giocatori che conosco bene, importanti per la categoria e già calati nella mentalità della serie C. Basta vedere quanto fatto nelle ultime gare, ma anche oggi: dopo un primo tempo in cui ci ha messo in difficoltà, nella ripresa si è difesa bene. Nel lungo periodo può diventare una candidata alla vittoria finale.

Condizione – Siamo arrivati a una buona fase di tenuta, ho un organico importante e più che dare una formazione titolare ho elencato i componenti della panchina perché tutti possono giocare. Quelli che entrano mi danno ragione. La condizione è merito dello staff, ma dobbiamo ancora crescere molto.

Improta – E’ uno di quei giocatori rimasti, insieme a Tello, dell’anno in cui lavorai a Benevento. Fu una stagione che non finì bene, di alti e bassi, ma fu una stagione di crescita per me, una tappa importante.