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Tutto pronto a Torrecuso per la riapertura della Chiesa cinquecentesca della Santissima Annunziata, di proprietà del Comune, che dopo diversi anni di lavori di recupero e di consolidamento statico viene ufficialmente restituita al popolo torrecusano.

La cerimonia è in programma – domani 18 marzo alle ore 18,00 – dove ad aprire la porta saranno l’arcivescovo di Benevento monsignor Felice Accrocca, il sindaco di Torrecuso Erasmo Cutillo insieme a tutta l’amministrazione comunale e naturalmente don Antonio Fragnito pastore della comunità torrecusana.

Sono molto emozionato per la riapertura della Chiesa dell’Annunziata tanto attesa dalla nostra comunità – afferma don Antonio Fragnito -. Ricordo quando arrivai a Torrecuso e la chiesa era chiusa per lavori, e cercai di portare via i calici, i quadri, le statue, i candelieri e tanto altro per custodirli al meglio. Ed oggi, con tanta gioia, ho riportato tutto al proprio posto dopo aver effettuato anche alcuni restauri. In questi anni – racconta don Antonio –, poiché la chiesa parrocchiale di Sant’Erasmo è di dimensioni ridotte e non riesce a contenere tantissimi fedeli, abbiamo lavorato tanto per allestire al meglio la palestra scolastica per trasformarla, temporaneamente, in luoghi degni per le celebrazioni eucaristiche solenni (festività natalizie, pasquali, prime comunioni e altri eventi religiosi). Ora tutto questo non serve più poiché abbiamo di nuovo la nostra chiesa dell’Annunziata”.

E non si ferma qua il pastore di Torrecuso: “Penso ai bambini che dovremo farli innamorare di questa monumentale chiesa… così come ai nostri giovani; poi penso alle ultime coppie che si sono sposate in questa chiesa e anche a quelle più anziane. Ed oggi il mio pensiero va anche ai tanti che, la domenica mattina, dalla campagna arrivavano qui in paese, in questa chiesa, per ascoltare la Parola di Dio. Torrecuso dunque è in trepidante attesa perché la Chiesa dell’Annunziata per molti è un ricordo di infanzia e per tanti rappresenta momenti importanti della propria vita ed il mio augurio – conclude don Antonio – è che la comunità torrecusana possa crescere ancora e possa ritrovarsi unita sempre più nella preghiera”.