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Un momento destinato a rimanere impresso nella storia di questo territorio”. In Trentino hanno salutato così l’avvio delle opere di approntamento del grande cantiere stradale da cui nascerà il tunnel Loppio-Busa.

Enfasi più che giustificata, quella dei media locali, considerato che gli altogardesani attendono quest’intervento giusto da mezzo secolo.

L’opera, una galleria che collegherà Passo San Giovanni e il Cretaccio, secondo lotto della Loppio-Busa, risolverà finalmente problemi viabilistici con cui le comunità interessate sono costrette a convivere da tanto, troppo, tempo.

Il tunnel si svilupperà per 2.791 metri (di cui 2.713 scavati in naturale) e si propone di centrare un obiettivo ambizioso: stop agli ingorghi e tempi di percorrenza ragionevoli negli spostamenti tra la Vallagarina e l’Alto Garda.

Manna dal cielo per i residenti trentini ma anche per i tantissimi turisti che frequentano l’area della Busa.

E questo anche grazie al Sannio. Alle capacità imprenditoriali e alle competenze tecniche messe in campo dalla S.A.C. Costruzioni scarl di Torrecuso, consorzio guidato da Enzo Rillo – capofila di un’Ati che vede anche la partecipazione marginale, inferiore al 2%,, di una storica impresa locale – e capace di aggiudicarsi, lo scorso novembre, la gara indetta dalla Provincia autonoma di Trento.

Successo salutato con favore dagli amministratori locali: “Le imprese che partecipano al raggruppamento temporaneo – commentava la Provincia – detengono le esperienze professionali idonee alla realizzazione dell’opera. Nel loro curriculum risultano interventi su lavori importanti quali la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, l’Autostrada del Brennero e la tangenziale di Milano”.

Un riconoscimento davvero importante per l’imprenditore sannita e per la sua squadra. E proprio Enzo Rillo, martedì scorso, è stato a Passo San Giovanni per incontrare i tecnici della Provincia trentina e iniziare le attività di perimetrazione e preparazione delle aree necessarie all’avvio dei lavori. Operazioni accompagnate dalla storica firma del contratto (la foto è de ‘L’Adige.it’) per l’assegnazione dell’opera.

L’antipasto di quel che accadrà tra poche settimane. Ad aprile, infatti, ci sarà l’apertura ufficiale del cantiere e la cerimonia della posa della prima pietra.

Ci saranno le autorità locali e tutti i soggetti interessati. E tra questi ultimi, proprio come accaduto martedì, i vertici della S.A.C. Costruzioni scarl, espressione di un Sannio ambizioso e vincente, capace di farsi apprezzare anche in una terra lontana quale quella trentina.