Benevento – I precedenti sono quattro e parlano rossoblù, ma è l’ultimo a contare più degli altri. Benevento e Cagliari finora si erano incrociate solo in serie A, nel corso delle uniche due stagioni giocate dalla Strega nel massimo campionato. Un successo sannita – peraltro a domicilio – e ben tre vittorie degli isolani. L’ultima, al Vigorito, produsse polemiche a non finire. Quel 3-1 che di fatto indirizzò definitivamente il Benevento sulla strada della retrocessione, una partita dalle mille occasioni sprecate nel primo tempo e dal controverso episodio Var della ripresa.
Ai giallorossi, come in tanti ricorderanno, fu negato un rigore solare per l’atterramento di Asamoah ai danni di Viola, che domani vestirà i colori opposti e che sull’episodio tornò lo scorso 6 luglio, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione: “E’ qualcosa successa ormai due anni fa, facevo parte di un’altra squadra a cui sono molto legato e con cui ho fatto quattro anni da capitano. Ora ho voglia di pensare solo al Cagliari”.
Oreste Vigorito non la prese benissimo quella decisione, il suo sfogo contro il Var Mazzoleni riecheggia ancora nella pancia dello stadio intitolato a suo fratello. Seguirono persino polemiche istituzionali, dichiarazioni di protagonisti politici locali, interrogazioni e chi più ne ha più ne metta. Tutte vane, come al solito, perché il risultato del campo resta la cosa più importante, l’unica che fa classifica. Una sconfitta, quella del 9 maggio 2021, che ai tifosi giallorossi farebbe piacere vendicare. Al tempo, causa pandemia, gli stadi erano vuoti e il Vigorito non poté trasformarsi in quel catino che avrebbe fatto tanto comodo alla squadra di Inzaghi, ormai imbottigliata in un tunnel senza uscita.
Lo scenario attuale è diverso quanto la categoria. Il Cagliari resta favorito, almeno sulla carta, per l’obiettivo prefissato. Dopo la dolorosa retrocessione dello scorso anno, in Sardegna sognano un ritorno immediato in A. Il mercato ha portato in dote, oltre il già citato Viola, altri tre ex Benevento: il fantasista Marco Mancosu, l’attaccante Gianluca Lapadula, protagonista tra alti e bassi dello scorso campionato, e quel Filippo Falco che fece sognare il popolo giallorosso nell’annata della prima promozione dalla B alla A e da molti ancora rimpianto. Lo stesso popolo che si accinge ora a trascinare la Strega verso una nuova battaglia sportiva.
Sul piano tecnico e tattico la squadra di Fabio Caserta è attesa da un altro step, c’è curiosità di vederne i progressi, di familiarizzare con i nuovi elementi arrivati dal mercato, tutto in un’atmosfera caldissima. La Curva Sud ha annunciato una coreografia che coinvolgerà tutto lo stadio per festeggiare il 93° compleanno del club. Chissà se l’influenza del passato, la rabbia di quel doloroso pomeriggio di un anno e mezzo fa, giocherà un ruolo importante. Domani lo scopriremo. Anche per questo Benevento-Cagliari sarà una sfida diversa dalle altre.