- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Venezia – Tutto facile per il Benevento che conquista la sua seconda vittoria in campionato, raggiungendo quota sette punti e portando a tre la striscia di risultati utili. La Strega si lascia definitivamente alle spalle il periodo complicato espugnando il “Penzo” e staccando il classifica il Venezia. La formazione di Fabio Caserta si impone per due reti a zero, gestendo la gara, correndo pochi pericoli e sfruttando nel migliore dei modi gli errori e le incertezze della babele veneta. Segno evidente di come in casa giallorossa sia salita la qualità con gli ultimi arrivi, ma soprattutto sono lievitate fiducia e convinzione. Ingredienti necessari per guardare con ottimismo al futuro, incominciando dalla sfida affascinante con il Cagliari di Lapadula.

La partita – Schieramenti confermati per i due tecnici. Javorcic presenta Candela al posto dell’infortunato Zampano e lascia inizialmente fuori Johnsen. Caserta non rischia Letizia, al posto del capitano gioca Improta, e affida ad Acampora le chiavi del centrocampo in virtù dell’assenza di Viviani. Tutti in panchina i nuovi, ad eccezione di Schiattarella che si accomoda in tribuna.

Il primo squillo della partita lo regala Connolly con una conclusione che trova attento Paleari. La reazione giallorossa è affidata al grande ex di giornata, Forte prova la girata ravvicinata senza inquadrare lo specchio della porta. Al quart’ora lo “Squalo” ci riprova, in girata fiacca che non impensierisce Joronen. Sprazzi in una partita che stenta a decollare, trascinandosi senza emozioni fino alla 28′, quando Haps rischia di combinarla grossa mettendo il braccio sulla botta di Karic destinata, tra l’altro, fuori. Dionisi e il var negano un rigore solare al Benevento. Sono i giallorossi, comunque, ad avere il controllo della sfera, ma il primo di tempo, di fatto, è tutto qui, fatta eccezione per un gol annullato a Connolly per evidente posizione di fuorigioco di Ceccaroni.

Javorcic prova subito ad aggiustare qualcosa, tirando fuori dalla contesa De Vries per inserire Johnsen. Il primo brivido arriva proprio dal norvegese che mette al centro un pallone sul quale Pohjanpalo arriva in ritardo. Sembrano avere un piglio diverso i lagunari, ma al primo affondo il Benevento colpisce. Foulon crossa dalla trequarti, il colpo di testa di Ceccaroni diventa un assist per La Gumina che calcia trovando la deviazione dello stesso capitano veneto che spiazza Joronen. Il gol cambia l’inerzia della gara, il Venezia non riesce a rendersi pericoloso provandoci solo dalla distanza con un tiro di Haps respinto da Paleari. Parte la girandola dei cambi e Javorcic prova a cambiare modulo passando alla difesa a tre. E’ proprio il neo entrato Novakovich a esaltare i riflessi di Paleari con un colpo di testa da due passi dalla linea di porta alzato oltre la trasversa dal portiere giallorosso. I cambi, però, li indovina Caserta: Simy fa correre Masciangelo, palla a rimorchio per Koutsoupias che, al primo pallone toccato, insacca il gol del raddoppio. Provano a reagire i padroni di casa, Improta nel tentativo di anticipare Haps rischia l’autorete ma Paleari è attento. L’ultimo brivido di una partita che la Strega gestisce fino al triplice fischio è di Pierini che da due passi manca il punto della bandiera.

Venezia-Benevento 0-2

Reti: 7’st La Gumina, 33’st Koutsoupias

Venezia (4-3-3): Joronen; Candela (22’st Pierini), Wisniewski, Ceccaroni, Haps; Crnigoj (22’st Svoboda), Fiordilino, Cuisance; De Vries (1’st Johnsen); Connolly (42’st St Clair), Pohjanpalo (26’st Novakovich). A disp.: Maenpaa, Oliveira, Tessmann, Modolo, Leal, Zabala, Andersen. All.: Ivan Javorcic

Benevento (3-5-2): Paleari; Capellini, Glik, Veseli; Improta, Karic (32’st Koutsoupias), Acampora (36’st Kubica), Tello, Foulon (32’st Masciangelo); La Gumina (24’st Simy), Forte (36’st Ciano). A disp.: Manfredini, El Kaouakibi, Letizia, Farias, Leverbe, Pastina, Vokic. All.: Fabio Caserta

Arbitro: Federico Dionisi de L’Aquila

Assistenti: Emanuele Prenna di Molfetta e Dario Garzelli di Livorno

IV uomo: Bogdan Nicolae Sfira di Pordenone

Var (AVar): Alessandro Prontera di Bologna (Daniele Marchi di Bologna)

Ammoniti: Haps, Crnigoj, Wisniewski per il Venezia, Foulon, Karic, La Gumina del Benevento

Note – Recupero: 1’pt, 5’st