“A Benevento si vive un vero e proprio stato di emergenza per quanto concerne la cura del verde pubblico. – scrive in una nota a sua firma Angelo Feleppa, ex consigliere comunale recentemente aderente a Forza Italia. “Nonostante i tardivi sforzi, tra l’altro senza alcun piano di gestione e di programmazione, non ci sono grosse migliorie. Quello che appare evidente è lo stato di abbandono di molte aree della città. Sarebbe gradito che l’assessore al ramo spiegasse se evidentemente, come risulta, l’azione di controllo politica è ingiustificatamente assente, non per il periodo di ferie estive, ma per l’assoluta mancanza di strategia e di pianificazione, azioni delle quali dopo due anni non c’è alcuna traccia.
Sarebbe utile che venissero esplicitati quali siano gli indirizzi di gestione e quali le finalità del servizio di cura del verde pubblico ovvero a quale pianificazione si fa riferimento, se in tante aree dei quartieri ancora oggi risultano lagnanze e criticità per servizi non ancora resi. In alcuni casi in città, oltre al degrado c’è anche, ormai da tempo, l’abbandono di rifiuti e di residui di taglio, come ad esempio presso la discarica a cielo aperto nella zona della Villa comunale o con le tante fontane chiuse, solo per fare qualche piccolo esempio.
Chissà se l’assessore all’ambiente, fra le tante magagne ha notato lo stato dei nostri fiumi, della flora e della fauna selvatica che fanno da sfondo ai cinghiali, ormai non più ospiti di passaggio
A tal proposito quali sono le azioni messe in campo, anche concertate con la Provincia, visto che la competenza è provinciale, ma il tratto dove è facile ammirare lo scempio riguarda il Comune, dunque non si può far finta che la risoluzione del problema spetti sempre degli altri.
Purtroppo, si vive sempre alla giornata e non si riesce a capire quale sia il mandato affidato alle quattro cooperative dedite all’occorrenza (sembrerebbe che vengano ripuliti anche anche spazi Acer) e quale siano le attribuzioni dell’Asia (nel bilancio pure attribuzioni per cordoli e marciapiedi). Si faccia chiarezza, lo chiedono i beneventani” conclude Angelo Feleppa.
Di seguito la replica di Alessandro Rosa, assessore con delega all’ambiente.
“Amo molto la comicità, e sono un fan delle parodie, ad esempio quelle geniali di Checco Zalone sui classici della canzone italiana. Però servono intelligenza e capacità, e francamente alla “Ballata della delega perduta” di Feleppa feat. Various Artists (?) preferisco francamente l’originale, la magnifica “Ballata dell’amore perduto” del compianto Battiato.
Mi hanno insegnato che per parlare bisognerebbe essere come “la moglie di Cesare “: panni che Feleppa non può vestire, semplicemente.
Non può perché dovrebbe ricordare che lui di verde pubblico si è occupato, se non se lo ricorda lui ci sono i cittadini che per fortuna godono di ottima memoria.
Insomma, oltre a sbagliare “abiti”, Feleppa sbaglia pure i tempi: dice che a Benevento si vive una vera e propria emergenza per la cura del verde pubblico ma il verbo è coniugato male, dovrebbe dire “si è vissuta” e avrebbe piena ragione.
Non provo in verità grande entusiasmo a rispondere a Feleppa, d’altronde credo che la risposta gli sia arrivata dai cittadini quando, dopo essersi candidato contro Mastella ed essere passato nella maggioranza guidata dal sindaco Mastella dove ha gestito (male) il verde pubblico ed essere ritornato all’opposizione salvo poi tornare a candidarsi con Mastella, non è stato eletto…ed è tornato all’opposizione. Dicevo, rendendomi conto di essermi dilungato sulle peregrinazioni di Feleppa, che pur non provando grande entusiasmo nel replicare a lui, colgo l’occasione per fare il punto per i cittadini.
Comincio dal verde pubblico: non appena è stato approvato il bilancio abbiamo preferito evitare di affidare i lavori a una sola ditta, cosa che come ricorderà Feleppa aveva portato anche nel periodo di sua gestione a una pulizia della città molto, molto, molto discutibile abbiamo immaginato di suddividere la città in quadranti, ognuno dei quali affidato ad una cooperativa responsabile della pulizia e del taglio su cordoli, marciapiedi, grosse e piccole aiuole, parchi gioco e scuole. L’idea è che riducendo la grandezza dell’area da pulire aumenta il livello di performance. Siamo partiti così a inizio agosto: dopo essere andati a pieno regime e dopo settimane in cui si è registrata qualche difficoltà anche a causa di mesi di maggio e giugno costantemente piovosi, si sono raggiunti livelli inequivocabilmente anti di decoro e pulizia.
Per quanto attiene allo spazzamento poi si può controllare attraverso il sito di Asia e presto anche di quello del Comune in tempo reale quando e dove gli operatori passeranno per pulire le singole strade . In più, per evitare dispendi di energie e risorse economiche abbiamo immaginato il posizionamento di divieti, in modo che le spazzatrici potranno passare accanto ai marciapiedi così come potranno fare gli operatori, in assenza di auto. Non solo: abbiamo optato per il lavaggio delle strade per abbattere i livelli di polveri sottili.
Riguardo poi alle perplessità di Feleppa: Ci sono aree in cui non siamo ancora arrivati? Sì, perché il bilancio è stato approvato solo il 18 luglio.
Puliamo anche in aree Acer? Sì perché dopo varie segnalazioni l’Acer per impedimenti non è intervenuto, e il Comune ha l’obbligo a quel punto di intervenire.
Ci sono residui derivanti dagli sfalci? Sì, perché Feleppa avrà visto che, probabilmente come mai avvenuto negli anni passati, oltre ai mezzi tradizionali di pulizia abbiamo utilizzato anche mezzi pesanti e innovativi: dopo il passaggio di queste macchine si attendono le squadre che si occupano dei dettagli. C’è da tenere presente che molte aree in cui siamo passati coi mezzi pesanti non erano state praticamente mai trattate. Aggiungo: con la Polizia Locale abbiamo ricercato e richiamato tutti i terreni privati da far sfalciare, risalendo ai relativi proprietari ;in Via De Santis ad esempio, in Rotonda delle Scienze, via Bachelet e persino nell’area privata e scambiata per pubblica dal suo deputato di riferimento per un selfie (oh yeah).
Feleppa parla di discarica in Villa… francamente lasciandomi basito visto che la Villa Comunale ha raggiunto livelli di manutenzione elevatissimi con le nuove giostre, il laghetto svuotato e ripulito come non avveniva da decenni ecc ecc ecc.
In merito ai fiumi: il Comune è entrato nel contratto di fiume e nel contratto di lago e dunque in un progetto pilota della regione Campania…ricordo tuttavia che per i rifiuti sugli argini in zona stadio la rimozione è arrivata grazie al sottoscritto, dopo circa dieci anni.
Poi Feleppa parla di fontane: nelle diverse vesti che mi vengono attribuite (ricordo con simpatia quelle del boscaiolo), non c’era ancora quella dell’acquaiolo. Preciso, tuttavia, come già era stato fatto abbondantemente dall’amministrazione ma evidentemente Feleppa si sarà distratto, che visto l’aumento dei costi dell’energia il Comune era stato costretto a bloccare le fontane (per dirne una, quella della stazione centrale consuma 16mila euro l’ anno di energia) negli ultimi giorni sono state riaperte quelle del corso Garibaldi e in zona Rocca dei Rettori…spending review dunque…non sono andato io con la chiave dell’acqua a spegnere le fontane per dispetto. Da par mio ho provveduto invece a farle ripulire le fontane… erano sporche pure quelle, sì.
Per quanto attiene ai cinghiali, problema ahimé che riguarda tutta Italia, da diversi mesi ormai non ho più la delega alla sanità, l’ultima mia azione in merito è stata la convocazione di un tavolo con gli attori istituzionali deputati alla gestione di questo problema: la Regione Campania e l’Ambito Territoriale Caccia e insieme alla loro ci siamo attivati con cacciatori di selezione per la cattura degli ungulati (via Piccinato – Monteguardia – via Tiengo)
Alla fine credo che ognuno mette se stesso nella gestione delle cose: io per l’assessorato all’ambiente ho messo impegno e lavoro …risolvendo la questione dei pini con soddisfazione di tutte le parti coinvolte, ho contribuito al riconoscimento di comune plastic free per due anni di seguito, portato in città macchine mangiaplastica, un apiario urbano, piantato oltre cento tigli, rinnovo di molte aree gioco nonché apertura di nuovi parchi gioco ,incremento delle adozioni delle aiuole cittadine ; sinergia con Asia con l’attribuzione di un progetto PNRR per oltre 6 milioni di euro .
Subito dopo l’approvazione del bilancio si sono viste in città più squadre che hanno lavorato anche nei weekend per assicurare un alto livello di decoro e pulizia e da quanto mi dicono i cittadini Benevento non è mai stata pulita come adesso…ma anche in questo caso non voglio vestire i panni dell’acquaiolo di cui sopra. Questi sono i miei risultati, Feleppa può tranquillamente ricordare i suoi.
Spero di essere stato chiaro…e di non aver fatto perdere prezioso tempo a Feleppa e ai suoi, impegnatissimi ad esempio nel valutare il curriculum professionale dell’allenatore della nazionale: senza il loro “bollino” Spalletti non avrebbe mai detto “sì” a quella panchina…mi auguro per Spalletti che non si tratti di “bollino verde”…Feleppa non ha gran fortuna con quel colore.