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“Oh ma sei impazzito?”. Un uomo in bici urla e alza il braccio mentre un automobilista gira il volante all’ultimo istante per evitare di investirlo. Siamo in via dei Mulini, sulla nuova pista ciclo-pedonale realizzata dal Comune di Benevento con i fondi del Ministero dell’Interno. Centosettantamila euro per i lavori di realizzazione e di raccordo con il tratto parallelo, quello di via Lungosabato Bacchelli. Un percorso tortuoso, che sfida le norme del buonsenso e della civiltà.

Nei giorni scorsi abbiamo raccolto le segnalazioni dei lettori, le lamentele dei conoscenti e il disagio degli abitanti della zona. Il rumore si è fatto via via troppo assordante per non percorrerla in prima persona, quella strada. Per testarne rischi e pericoli. Il biglietto da visita, quell’auto che sfreccia invadendo il già sbiadito asfalto rossiccio della pista per schivare un dosso urbano, è insieme inizio e fine del discorso. Dieci secondi di percorrenza e abbiamo già qualcosa da scrivere. Sono le ore 18 di un giorno di fine estate, la temperatura è ideale per una passeggiata in armonia o un giro in bici rilassante. Ovunque, ma non lì.

Via dei Mulini, complice l’inaugurazione di una nuova attività commerciale, si presenta come un’arteria ancora più trafficata del solito. La lingua riservata alle biciclette costeggia l’accesso ad almeno cinque attività: due supermercati, due rivenditori d’auto e un negozio di articoli per la casa. Nessuno di questi è segnalato con cartelli rivolti ai cicloamatori, che a questo punto devono solo sperare nella bontà dei guidatori. Sono preghiere al vento, perché dall’altro lato della strada altre due auto sono parcheggiate con le quattro frecce accese. Restringono la portata della strada, inducendo chi si muove nella direzione opposta ad invadere la stessa pista. Siamo in un labirinto di apprensione, col costante timore che qualcosa di lì a poco possa accadere.

“Occhio agli incroci”. Uno degli ammonimenti abituali dei giorni scorsi quando si è affrontata la questione. Insidiosi per i pedoni, per i cicloamatori e per gli stessi automobilisti. L’intersezione tra Via dei Mulini, Rampa San Barbato e Via De Sanctis è un far west. E non agevolano né il senso civico (scarso) né l’impazienza di chi è al volante, che pur di guadagnare un paio di secondi usa la pista come una corsia d’emergenza. Anche questa è una scena vista coi nostri occhi: un uomo alla guida con due bambini sui sedili posteriori: accelerata improvvisa e parolacce a chi gli limitava il sorpasso. Sulla pista. Il sorpasso. Bah.

Il punto è che sono trascorsi soltanto cinque giorni dall’inaugurazione ufficiale ma quel tratto non promette nulla di buono. Al momento del taglio del nastro l’assessore Attilio Cappa rassicurò tutti sulla sicurezza: “Il codice della strada dice che chi è in bici ha la precedenza”. Altro conto è però constatare quanto siano rispettabili quelle precedenze. Quanto margine d’errore c’è affinché una persona uscita con l’intento di rilassarsi non debba trovarsi in situazioni poco piacevoli, per tenerci leggeri. L’amministrazione ha definito l’opera un “passo avanti verso una città a misura europea”. Forse frutterà uno o due punti in più nelle classifiche nazionali, consentirà a Benevento di scalare posizioni, di provare l’ebbrezza di sentirsi grande. Di illudersi e sognare. Ma il risveglio, come spesso accade dalle nostre parti, è tutt’altra cosa.

(foto Diego De Lucia)