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Benevento – Parole di ringraziamento e lungimiranza. Oreste Vigorito racconta le emozioni dell’ultima stagione e si proietta al prossimo campionato di serie B con grande entusiasmo. La campagna abbonamenti varata proprio nelle ultime ore vuole avvicinare sempre più persone alla squadra sannita, ma anche il pensiero rivolto alla squadra non è da meno. Annunciate, infatti, iniziative collaterali al calcio sempre più intense con un impegno fitto nel sociale. “Mi sono emozionato a guardare i bambini con la maglia giallorossa, ho capito che qualcosa andava cambiato“, ha detto Vigorito prima di accogliere ufficialmente Bucchi: “Ha lo spessore umano giusto per guidarci, l’obiettivo è chiudere rispecchiando i nostri valori. Quelli di impegno e dignità“. Di seguito le dichiarazioni del numero uno del club giallorosso.

Ripartire –Abbiamo costretto questi ragazzi a una giornata un po’ pesante, ma necessaria. Quando sei costretto a ripartire da un punto più basso rispetto a quello in cui ti trovavi, è sempre più difficile. Quando qualcosa di brutto accade è facile buttarsi a terra e farsi prendere dalla disperazione. Abbiamo chiuso un campionato con grande dignità, ho ringraziato tutti dopo la retrocessione perché sapevo di poter contare su un gruppo di persone che sarebbero state pronte a ripartire. Sapevo che dei ragazzi che avevo visto soffrire insieme a me e ai nostri tifosi potevano ricostruire qualcosa di speciale. L’augurio per questa nuova avventura è proprio raccogliere il bagaglio che abbiamo vissuto e metterci dentro i ricordi più belli. E’ sotto questo auspicio che do il benvenuto ai nuovi, mi auguro che i risultati possano essere migliori ma se chiudiamo il prossimo campionato con la dignità con cui abbiamo chiuso quella precedente, avremo già vinto“.

Nuovo corso –Bucchi è arrivato con un entusiasmo contagioso che è stato un valore aggiunto per chi si stava leccando le ferite. Foggia è il nuovo direttore sportivo della prima squadra dalle scorse ore. Da quest’anno Renzulli sarà nuovamente l’amministratore delegato. Cinelli curerà i rapporti con la tifoseria. All’interno della società ci siamo dati una struttura solida. La responsabile della Comunicazione resterà Iris Travaglione e il team manager Alessandro Cilento. L’organigramma sarà pubblicato integralmente e ufficializzato, dico questo perché siamo cresciuti anche dal punto di vista organizzativo. All’interno ci sono giovani puliti, non in competizione, liberi mentalmente. La casa del Benevento Calcio è la casa di tutti. Dei tifosi, dei calciatori e dei dirigenti che ci lavorano a tempo pieno“.

Emozioni –Aver visto bambini di 7-8 anni con la maglia del Benevento mi ha fatto emozionare e mi ha fatto capire che avremmo dovuto varare una campagna abbonamenti diversa e aperta a tutti. I bambini fino a una certa età hanno il diritto di credere a Babbo Natale, alle befane e dunque anche alle Streghe. Saremo presenti come attività sociale all’interno di questa città, lo abbiamo già fatto ma continueremo a farlo con ancora più continuità. Chiederemo di volta in volta la disponibilità ai calciatori di essere più presenti nei confronti delle persone bisognose. Se dovessimo ridurre il calcio solo a 22 persone appresso a un pallone, sarebbe molto riduttivo. La comunicazione sarà più aperta rispetto agli altri anni“.

Bucchi – “Ci ha regalato la finale play off quando giocammo col Perugia, non volontariamente, è chiaro, ma ci è stato subito chiaro che potesse riportare a ripercorrere un cammino di grande competitività attraverso un gioco armonioso e un po’ più pragmatico del precedente. L’allenatore ha dato un’opinione su chi doveva restare o andare via, ma se Antei e Iemmello sono confermatissimi è proprio per la grande stima e fiducia che abbiamo in loro. Il presidente ma non solo. Soprattutto allenatore e direttore sportivo“.

Difficoltà – “Ogni attimo della vita porta le sue difficoltà. Non era facile in C2 contro il Sansovino, quando ci trovammo con un campo inagibile da autorizzare domenica dopo domenica. Prima di arrivare dove siamo stati abbiamo avuto a che fare con tante difficoltà. Ma anche le gioie sono maggiori, perché tanti presidenti ci hanno fatto i complimenti. La passione che mi fa stare qui da 13 anni non si compra. Se avessimo fatto un po’ di calcoli non avremmo mai festeggiato il dodicesimo anno insieme. Siamo rimasti perché amiamo questa maglia“.

Cambiamento sulla mutualità – “Ci atterremo a quelle che sono le decisioni degli organi competenti, ma faremo appello. Accetteremo le decisioni, ma noi non facciamo un passo indietro se non per prendere la rincorsa. Non cambiamo neanche quest’anno, andiamo avanti senza promesse. Siamo umili ma ambiziosi. E preferisco essere un umile e ambizioso che un presuntuoso fesso“.