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Il Taburno in un bicchiere. Si è alzato a Torrecuso il sipario sulla quattro giorni di ‘VinEstate‘, evento che promuove le rinomate etichette del territorio. E basta già un dato per parlare di una edizione, la 48esima, che promette di essere un successo: 26 le aziende vitivinicole presenti, mai così tante prima d’ora.
Il convegno “Torrecuso, terra di Vite. Proposte e soluzioni innovative per il Museo del Vino Identitario”, che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri a palazzo Caracciolo-Cito, ha inaugurato la Manifestazione articolata in spettacoli, tasting, masterclass, food, mostre e tanto altro. 
A fare gli onori di casa il sindaco Angelino Iannella che ha parlato di una edizione già da record: “E’ un grande risultato per noi. E’ la prima volta che abbiamo così tante cantine, più lo stand del Consorzio, che faranno degustare i nostri prodotti ai visitatori. Abbiamo anche 6 stand gastronomici, 16 espositori di prodotti tipici, numerosi spettacoli e tanto altro”. 

Organizzata dal Comitato ‘Vinestate’ con il Comune di Torrecuso, il patrocinio di numerosi Enti e in sinergia con diverse associazioni territoriali, la manifestazione durerà fino a domenica 3 settembre con un ricco programma di cui saranno protagonisti gli stand allocati nelle piazze Mellusi e Caracciolo.
“Siamo in una terra particolarmente vocata – ha detto l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Nicola Caputoil 50% della nostra produzione proviene dalla provincia di Benevento. Questo evento è ormai una tradizione, si respira aria di festa, sono coinvolti tanti giovani, e rappresenta anche una occasione per riflettere su cio’ che sta accadendo nella nostra regione, soprattutto nel settore del vino. E’ un momento di grande vivacità segnato anche dalla volontà di rafforzare il brand della Campania”.
Da poco più di un mese è stato infatti avviato un percorso per la creazione di una DOC unica regionale per valorizzare e rendere ancor più competitivi i vini locali: “Inizialmente abbiamo lanciato una provocazione che poi è diventata una vera e propria proposta, la Doc Campania. Stiamo ragionando con tutti i territori per condividere questa scelta, affinché il vino campano possa essere sempre più riconosciuto come vino di qualità” ha concluso Caputo.
Non poteva mancare la significativa presenza del Sannio Consorzio Tutela Vini e di tutte le cantine da esso rappresentate: “Abbiamo deciso di partecipare a tutte le manifestazioni vitivinicole organizzate in provincia di Benevento – ha spiegato il presidente Libero Rillo -. Cerchiamo sempre di fare il massimo per rappresentare al meglio l’intero territorio. Inoltre per i prossimi anni ci siamo prefissati di mettere su un calendario unico dove inserire tutti gli eventi in programma”. 
La stagione della vendemmia è alle porte e la situazione nel nostro Paese non è certo rosea: le viti stanno pagando i pesanti effetti dei cambiamenti climatici, ma sul Sannio il presidente rassicura: “Rispetto ad altre zone limitrofe, qui la situazione non è delle peggiori. Il Sannio è un grosso vigneto e c’è tanta uva di qualità. Attualmente la situazione è stabile, il danno c’è stato soprattutto nei mesi di maggio-giugno quando, a causa delle ingenti piogge, l’eccessiva umidità ha provocato numerosi problemi di peronospora. Ora attendiamo la raccolta, pero’ le prospettive sono buone e ci aspettiamo una qualità molto alta”. 

All’incontro sono intervenuti anche Raffaele Amore, Presidente GAL Taburno Consorzio; Giovanna Sangiuolo e Nietta Iannella, Associazione ‘Le Donne del Vino’ delegazione Campania; Mariagrazia De Luca, delegata AIS Benevento e l’on. Luigi Abbate, Consigliere Regionale Segretario III Commissione Speciale ‘Aree Interne’.