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Caserta – Con una bottiglia di plastica contenente benzina appicarono per motovi di odio razziale, nel gennaio scorso, un rogo al centro per immigrati di Vairano Patenora, nel Casertano. Nessuno rimase ferito ma intanto i carabinieri hanno individuato e arrestato i responsabili: si tratta del 46enne italiano Daniele Cannine e del 48enne marocchino Anouar Anzit, entrambi residenti a Vairano. Nel provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura sono contestati i reati di tentato incendio con l’aggravante di avere commesso il fatto per motivi di odio razziale. Gli inquirenti si sono avvalsi di immagini catturate dalle telecamere di video-sorveglianza presenti nelle vicinanze del C.T.A. (Centro Temporaneo di Accoglienza) riuscendo così a ricostruire la dinamica dei fatti: è emerso che i due indagati giunsero al centro, denominato “Europa”, a bordo di un’auto di proprietà di Anzit, dopo aver
prelevato benzina da una stazione di rifornimento; i due appiccarono le fiamme alla rete di recinzione che proteggeva le grate esterne del centro e agli abiti che vi erano appoggiati per poi dileguarsi. Solo il tempestivo intervento degli ospiti della struttura ha evitato che le fiamme raggiungessero un contatore del gas metano con il concreto rischio che potesse esplodere. L’episodio del 9 gennaio scorso era stato preceduto da una precedente aggressione, avvenuta il 16 novembre del 2016, che aveva visto come vittime quattro immigrati ospiti del centro; i responsabili, quattro giovani di Vairano tra cui il figlio di Cannine, furino arrestati in flagranza. I ragazzi, armati di tronchese e di pistola, erano entrati all’interno nel centro ed avevano picchiato alcuni extracomunitari, distruggendo l’abitazione ed esplodendo colpi d’arma da fuoco ad altezza d’uomo. Gli immigrati aggrediti furono poi trasferiti in un altro centro dalla Prefettura.