- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Caserta – Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) ha archiviato il procedimento a carico dell’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio (difeso da Dezio Ferraro), cui la Procura aveva contestato il reato di abuso d’ufficio in relazione alla presunta lottizzazione, ritenuta abusiva, dell’area ex Saint Gobain di Caserta. Nella vicenda sono stati rinviati a giudizio – processo iniziato a marzo scorso – l’imprenditore casertano Salvatore Capacchione, fratello dell’ex senatrice del Pd Rosaria Capacchione, sotto scorta per le minacce ricevute dal clan dei Casalesi, l’ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo e il professionista Amato Folco. La posizione di Del Gaudio era stata subito stralciata, e la stessa Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nell’aprile scorso ha chiesto l’archiviazione. L’inchiesta portò nel marzo 2017 al sequestro, da parte dei carabinieri, di alcuni lotti di terreno nell’area ex Saint Gobain di Caserta, riconducibili alla Planta Globar Srl di Salvatore Capacchione; l’area è stata poi dissequestrata dal Tribunale del Riesame e nuovamente sequestrata su decisione della Corte di Cassazione.

Per la procura guidata da Maria Antonietta Troncone, nella vasta area dove oggi sorgono diversi uffici, sarebbe stata realizzata dall’imprenditore Capacchione una lottizzazione abusiva grazie ad un permesso a costruire, il numero 46, rilasciato dal dirigente Carmine Sorbo il 28 maggio del 2015, quando l’allora sindaco Pio Del Gaudio era già stato sfiduciato da 17 consiglieri comunali e di lì a qualche giorno si sarebbe dimesso. Il permesso, il cui iter è stato bollato dalla Procura come “farraginoso e inconsueto”, e su cui anche l’Anac di Raffaele Cantone mosse dei rilievi, autorizzava la Planta Global srl a realizzare un intervento di edilizia residenziale convenzionata, in particolare ad edificare 4 grossi fabbricati composti da 304 alloggi, oltre a negozi e uffici, nonché due piani interrati destinati ai parcheggi. Per Del Gaudio la Procura aveva ipotizzato l’abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Sorbo a dirigente del settore urbanistica, intervenuta il giorno dopo il rilascio da parte di Sorbo del permesso a costruire; Sorbo, riconosce il pm Alessandro Di Vico, non aveva dunque alcun titolo per emettere quel permesso, ma la tardiva nomina di Del Gaudio, seppur illegittima o irregolare, non ha integrato il reato. L’ex sindaco esce così indenne anche dall’ultima indagine che lo riguardava, dopo le archiviazioni e le assoluzioni in altre vicende, come quella relativa ai presunti legami con un imprenditore vicino ai Casalesi, per cui fu prosciolto.