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Nessun emergenza Rsa nel Casertano, come avviene nel resto dell’Italia, ma l’attenzione da parte dell’Asl di Caserta resta comunque alta, tanto che ieri il direttore generale Ferdinando Russo ha disposto che ai nuovi pazienti ricoverati nelle Residenze sanitarie assistenziali vengano praticati i tamponi anti-Covid, per evitare rischiose situazioni di promiscuità che possano portare alla creazione di un focolaio.
“Dobbiamo stare molto attenti – spiega Russo – finora la cose sono andate bene, ma la guardia va tenuta alta”. In questi giorni i carabinieri del Nucleo Anti-Sofisticazione (Nas) stanno controllando insieme agli ispettori Asl le varie Rsa in provincia di Caserta; il tutto finirà in informative che verranno inviate alle due Procure competenti, ovvero quella di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord.
 
Entrambi gli uffici, al momento, non hanno però aperto fascicoli su morti sospette o altre gravi situazioni relative alle Rsa. Qualche preoccupazione destano alcune Rsa del Napoletano, specie nell’area di Giugliano in Campania e Marano, dove c’è stato qualche contagio di troppo, e dove sono in corso le verifiche del Nas.