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Sit-in in viale Trastevere, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, di oltre 150 aspiranti dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia (una cinquantina solo dalla Campania). Si tratta dei docenti del “Comitato Nazionale Ricorrenti Concorso DS 2011” coordinato dalla lombarda Rosaria Brusaferri e dalla  laziale Elisabetta Paoletti e del Comitato “Diversi davanti alla legge”, coordinato dalla campana  Elisabetta Corvino; docenti esclusi dall’immissione in ruolo prevista dalla legge 107 a differenza di quelli che avevano partecipato ai concorsi del 2004 e del 2006. Sono circa 800 in tutta Italia; molti vinsero alcune delle prove selettive ma poi furono fermati, e così hanno fatto ricorso e da allora chiedono di essere stabilizzati.  “La nostra protesta pacifica – dichiarano Brusaferri e Paoletti – ha lo scopo di sensibilizzare il MIUR sulla vicenda dell’ oramai vecchio concorso che è diventato  una storia senza fine. E la parola fine la può mettere solo il Ministro prevedendo una soluzione  prima di bandire il nuovo concorso. Siamo certe che il nuovo concorso non sarà la soluzione al problema delle 2000 scuole senza Dirigenti che saranno affidate in reggenza”. “In effetti – proseguono – i tempi per l’espletamento di tutte le prove previste per il nuovo concorso richiederanno un ulteriore anno di tempo , ma il mese di settembre 2017,  con  l’inizio del nuovo anno scolastico,  è alle porte. I docenti saranno tutti vestiti di nero”. ” Il nero che indosseremo – aggiunge la Corvino – ha una sua simbologia: significa che finora siamo stati ignorati e considerati inesistenti:  mai una parola, mai un’iniziativa volta a risolvere la grave situazione. Il nero significa anche che il merito non è stato riconosciuto perché noi siamo stati fermati ingiustamente in alcune fasi delle procedure concorsuali come dimostrato dalle gravi irregolarità accertate dai Tribunali amministrativi: nessuno si permetta di chiamarci bocciati! Quello che chiediamo infatti non è una sanatoria, ma un atto di giustizia che risolverà il problema delle reggenze e che consentirà a ciascuna scuola di iniziare il nuovo anno scolastico con il proprio dirigente, affinché la buona scuola sia tale nella realtà e non soltanto nei proclami!”