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San Cipriano d’Aversa (Ce) – Furto nella notte al Liceo Scientifico Statale “Segrè”, dove sono stati rubati sei computer portatili, strumenti molto utili in questo periodo visto che numerosi studenti svolgono ancora la didattica a distanza. I ladri, hanno accertato i carabinieri, sono entrati attraverso un foro praticato in un muro della scuola che si affaccia sull’aperta campagna; una volta dentro, si sono recati nella sala dove erano custoditi i computer e se li sono portati via, mettendo tutto a soqquadro. Il liceo è dotato di un sistema di videosorveglianza. L’episodio ha destato lo sconcerto e la rabbia della comunità scolastica. “È la seconda volta quest’anno che accade, e sempre con la stessa modalità” dice Marisa Diana, docente al liceo e assessore al Comune di Casal di Principe. “Per la scuola è un grave danno – aggiunge la prof – soprattutto in questo periodo. Speriamo che le telecamere abbiano ripreso qualcosa“. Sulla pagina facebook della scuola, gli studenti si sono sfogati con un post in cui hanno ribadito, rivolgendosi ai ladri, la sete di cultura e legalità. “Ancora una volta – scrivono – il nostro liceo è stato preso di mira quest’anno. Stiamo attraversando un periodo storico difficile e complesso e la scuola è stata, per noi giovani, l’unico luogo in grado di preservare una quotidianità ormai persa, di ricucire lo strappo creato tra il nostro presente e il futuro che ci costruiremo. Tuttora non abbiamo la possibilità di viverla come vorremmo, eppure, digitalmente, tra DAD e DDI, la scuola non si è mai arrestata, continuando ad essere il mezzo per scoprirci e porre le basi per il nostro avvenire. L’istituzione scolastica – prosegue il post degli studenti del Segrè – è il cuore pulsante della società ed è per questo che toccarla significa toccare noi, violare noi, nel profondo. Con non poche difficoltà proviamo ogni giorno a costruirci, a cercare il nostro posto tra voi che, invece, ci sottraete gli unici strumenti attraverso cui poterlo fare. ‘Come voi’ è tutto ciò che non vorremmo essere e, se la scuola insegna questo, sfondare muri e rubare computer non sarà mai sufficiente a spegnere la nostra sete di cultura, legalità e giustizia”.